Mariano Di Vaio, Nohow e la sua sfida green

PERUGIA -Curiosità e ammirazione. I sentimenti prevalenti all’inaugurazione della nuova sede di Nohow, l’azienda targata Mariano Di Vaio, inaugurata a Perugia in via Giacomo Pantaleoni 11 nella zona di Sant’Andrea delle Fratte. Al taglio del nastro presente anche il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, l’assessore  comunale all’Urbanistica Margherita Scoccia, la presidente della Regione Donatella Tesei, il presidente dell’Assemblea legislativa regionale Marco Squarta e la vicepresidente Simona Meloni.

Il taglio della nastro che inaugura la nuova sede di Nohow a Perugia

Di Vaio ha sottolineato il forte intento di “agire green” abolendo la plastica. La sua realtà, come si è potuto notare visitando poi gli ambienti, si ispira al mondo, inteso come i luoghi da lui visitati durante i suoi viaggi. È un luogo creato per la condivisione e per far star bene i “ragazzi” riferendosi alle 50 persone che lavorano a Nohow, tutti sui 30 anni di età.

La presidente della giunta regionale Tesei si è congratulata con Di Vaio per la realizzazione di questo progetto. “Un esempio da seguire – ha detto – perché dimostra che quando i giovani si impegnano e ci credono riescono nell’intento. Questa è la mia idea di impresa. Questa è la mia idea di Umbria. “Facciamo vedere al mondo – ha concluso-che si può fare impresa nella nostra regione”.
A fare eco alla Tesei è stato Squarta che si è detto molto felice perché Di Vaio “rappresenta una speranza per il nostro territorio. E lo vediamo dai numeri e dal fatto che è una star del web. Di Vaio, che porta lo stile italiano in tutto il mondo, rende orgogliosa la sua Umbria”.  Squarta ha concluso asserendo che questa generazione è considerata come la peggiore di tutti i tempi. Di Vaio dimostra che non è così.
Il sindaco Romizi ha definito Di Vaio un motivo di orgoglio e lo ha ringraziato per la comunità creata. “Il territorio deve crescere e Di Vaio è un apripista, un’avanguardia”.

La scheda

Giovane imprenditore digitale di successo, al primo posto nella classifica “retail e-commerce” di Forbes 30under30, Mariano Di Vaio, 30 anni, è il fondatore del Gruppo di Vaio, piattaforma digitale che si compone dell’e-commerce e brand Nohow (nohowstyle.com) e dell’agenzia di digital comunication MDV Service.
Non solo quindi la star del web scelta per lanciare in tutto il mondo, in una gigantesca campagna planetaria di immagine, l’ultimo profumo di Dolce & Gabbana, non solo uno degli italiani più noti a livello internazionale, dall’Australia agli Emirati arabi, dalla Russia al Messico, con Europa e Stati Uniti che sono il bacino dei suoi milioni di followers. Non solo l’ottavo uomo più bello del mondo, secondo l’ultima classifica arrivata da Los Angeles, e non solamente l’italiano premiato a Berlino, lo scorso novembre, come top influencer per la moda maschile primo al mondo, insieme con l’attrice Sharon Stone e il campione della Formula Uno, Lewis Hamilton. Ma imprenditore punto di riferimento per lo stile italiano nel mondo.

Cos’è Nohow

Nohow è infatti un autentico caso, un successo dell’imprenditoria digitale, con un core business tra i più innovativi, dove i social media sono diventati i canali attraverso i quali vengono veicolate gran parte delle vendite. I social media del brand superano largamente il milione di followers, i quali interagiscono con le pagine del sito e acquistano direttamente. Nohow vende la sua moda in 97 Paesi del mondo.
Di Vaio è stato uno dei pionieri del fashion blogging quando, nel 2010, ha avuto l’intuizione di creare mdvstyle.com. Frutto della ricerca di un punto di riferimento nello street style online, mentre abitava a New York, dove lavorava come modello per mantenersi agli studi, Mariano ha saputo intercettare il fenomeno crescente del blogging, che fino ad allora si focalizzava su altre aree del lifestyle come food e cinema, per tradurlo nel mondo a cui era più affine: la moda.
Fino ad allora la moda street-style, e in particolare quella maschile, non poteva contare su una narrazione online, rimanendo un disordinato contenitore di scatti rubati qua e là, senza un senso logico, senza una proposta coerente.
Mariano è stato tra i primi a creare un racconto dello street style e ha realizzato un sito dove proporre questo mondo in maniera organizzata, con guide di stile pratiche e foto professionali, portando il suo know-how fatto di un inimitabile stile italiano unito al gusto metropolitano delle grandi città in cui aveva vissuto, da Londra a New York.
Così che alcuni importanti brand di abbigliamento lo hanno notato e hanno iniziato ad affidargli le prime campagne online, semplici scatti di outfit da lui studiati e raccontati sul suo blog e sui suoi social media in costante crescita, con un pubblico di milioni e milioni di lettori e follower.
Dopo qualche tempo, ecco l’intuizione: se il suo pubblico amava il suo stile, che si trasformava in vendite per i brand da lui pubblicizzati online, il suo amato pubblico forse avrebbe apprezzato anche le sue collezioni.

I numeri 

Nohow è stata fondata nel 2014, in un garage, con un investimento iniziale autofinanziato di poche migliaia di euro. Fin da allora tutta la struttura è rimasta una full equity, un’eccezione nel panorama industriale italiano.
In meno di 5 anni, la sua Piattaforma Digitale autofinanziata ha raggiunto questi risultati:
– 30 dipendenti e un totale di 50 tra dipendenti, collaboratori e indotto
– età media è di 30 anni.
– il gruppo Di Vaio ha registrato un incremento del fatturato del 70% dal 2017 ad oggi

Le collaborazioni 

Per il nuovo headquarter del gruppo Di Vaio, Mariano ha collaborato con alcuni tra i più grandi brand italiani, leader nel design e nell’eco-sostenibilità, creando un ambiente stimolante e artistico, nido di nuove idee e grandi progetti.
Tagina Ceramiche d’Arte, azienda Umbra che dal 1973 si fa testimone della cura e della sartorialità tipiche del Made in Italy. Anche in questo caso, Mariano ha scelto di valorizzare il territorio umbro, collaborando con Tagina per la fornitura di pavimenti e rivestimenti.
Oikos, azienda italiana leader nelle pitture ecologiche decorative, nel rispetto dell’ambiente e della salute, ha fornito le pitture, tutte prodotti artigianali a basso impatto ambientale.
Effebiquattro, azienda made in Italy leader nell’industria delle porte il legno, ha fornito le porte di design che arredano il nuovo headquarter. Design, Qualità, Tecnologia, Sostenibilità e Passione sono i Pilastri che portano avanti l’azienda dal 1975.
Slamp, eccellenza italiana pluripremiata nel settore dell’illuminazione, per design ed eco-sostenibilità, ha fornito lampade di design nate dalla collaborazione con i più prestigiosi designer internazionali, vere e proprie opere d’arte che illuminano la nuova sede di Nohow.
Bonaldo, azienda made in Italy, leader da 80 anni nell’arredamento di interni, ha arredato la meeting room del piano terra.
Archei, azienda umbra con esperienza decennale nel settore delle facciate, rivestimenti e serramenti, ha costruito la facciata.
Italiano Interiors, azienda umbra specializzata nell’arredamento di interni, ha prodotto le vetrate interne.
Emotion srl, azienda leader nell’ambito della mobilità elettrica, ha fornito l’auto elettrica aziendale di Nohow e la colonnina di ricarica.
 
 
 

Articoli correlati

Commenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com