Marmore, domenica 26 giugno l’inaugurazione della statua del Maestro Renato Sciamannini

TERNI – Le Pro Loco sono dei formidabili avamposti del nostro territorio, in grado di attivare risorse e fare rete, mettendo al centro la valorizzazione delle risorse locali. Fra queste, c’è un caso particolarmente virtuoso, che è quello della Pro Loco di Marmore, il grazioso paese che dà il nome alla celeberrima cascata. L’ultima impresa, in ordine cronologico, sarà l’inaugurazione domenica 26 giugno della statua del Maestro Renato Sciamannini al Belvedere Superiore della Cascata. Raggiungiamo al telefono la presidente della Pro Loco, Manola Conti, per farci raccontare meglio come si stanno preparando in vista dell’evento, proprio mentre stanno ultimando l’illuminazione.

Quella del Maestro Sciamannini è “una statua dal doppio valore. Affettivo anzitutto, perché è stata mentenuta una promessa fatta a un artista che tanto ha dato alla sua città e istituzionale, perché sono state rispettate le volontà dell’artista, così come lui auspicava.” Un progetto che vedrà la luce, dopo sette anni e mezzo di lavoro e che sarebbe stato impensabile senza il fondamentale contributo dell’architetto Miro Virili, presidente onorario della Pro Loco di Marmore, e dell’ingegnere Piergiorgio Imperi. “Per poter inaugurare quest’opera abbiamo presentato tre progetti alle Amministrazioni che si sono susseguite negli anni. Qui a Marmore per svolgere iniziative di questo tipo dobbiamo sempre fare il passaggio con la Sovrintendenza ai Beni Culturali.”

Un’opera che parla di amore e di speranza e che è legata allo spirito francescano, qui evidente nel Tao e nel cagnolino “che è fedele, non abbandona mai” e ha la particolarità di trovarsi voltato rispetto alla figura principale, come se volesse guardarle le spalle. “Quella di domenica sarà una giornata di festa. La mattina abbiamo organizzato un trekking alla scoperta dei sentieri della Cascata, mentre alle 18 ci sarà l’inaugurazione della statua “L’Attesa” cui seguirà uno spettacolo di e con Matteo Corrado dedicato a San Francesco.”

Ma finalmente l’attesa è finita. “Adesso la statua sarà nostra e di tutti i turisti.” L’opera alta 2,70 metri è stata provvista di un basamento che ha aggiunto un ulteriore metro in altezza; intorno ci sarà un’aiuola perché “ci sarà sempre un fiore per il Maestro che è un figlio di Terni” conclude Conti.

Sara Costanzi: Metà Italia, metà Svezia, vivo di cultura. Ho una laurea in teatro contemporaneo. Animalista e amante della natura, mi appassionano le storie, la storia, la musica, l’arte, il cinema e il teatro.