Nominato l'italiano Alberto Garlandini a capo dell’International Council of Museums

C’è un italiano, Alberto Garlandini (nella foto di copertina), il nuovo presidente dell’ICOM – International Council of Museums, organizzazione internazionale fondata nel 1946 che rappresenta i musei e i suoi professionisti. Già vicepresidente di ICOM e presidente di ICOM Italia, Garlandini è stato nominato dopo le dimissioni di Suay Aksoy.
Nato a Milano, Garlandini è esperto in gestione e promozione del patrimonio culturale. E’ tra i molti incarichi, membro del Consiglio di Amministrazione del Museo di Palazzo Ducale di Mantova e fa parte della Commissione nazionale di studio per l’attivazione del sistema museale nazionale. A lui il compito di guidare l’ICOM nella delicata fase post-lockdown. Nel servizio che gli ha dedicato la rivista Artribune, Garlandini ha detto: “Stiamo sviluppando nuove forme di comunicazione con il pubblico e tra di noi. Le riunioni dei comitati nazionali e internazionali e l’assemblea generale si terranno in videoconferenza alla fine di luglio. Sono sicuro che sarà un’esperienza fruttuosa e di successo Negli ultimi anni, ICOM è cresciuta continuamente. Abbiamo affrontato questioni difficili, imparato lezioni preziose e reinventato il presente e il futuro dei musei e delle loro comunità in evoluzione. Rimaniamo fortemente impegnati a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, a migliorare il ruolo sociale dei musei, a promuovere la diversità e l’inclusione, a combattere la disuguaglianza e il razzismo, a proteggere il patrimonio in pericolo. Dobbiamo guardare avanti con fiducia e ottimismo seguendo l’esempio dei direttori dei musei che hanno fondato l’ICOM nel 1946, sostenendo che i musei e il patrimonio erano indispensabili per creare un mondo pacifico e prospero”.

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