Norcia, all’Istituto “Battaglia” è nato il cantiere permanente per la sicurezza nel lavoro

NORCIA – Formare la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro, di studio e nella vita quotidiana è il senso del “cantiere permanente” legato al progetto messo in campo dall’Istituto “Battaglia” di Norcia di cui è dirigente la professoressa Rosella Tonti.

I primi dieci ragazzi delle IV e V geometri del “Battaglia” hanno avuto modo di illustrare, ieri, il frutto di questo cantiere simulato che darà loro modo, una volta diplomati, di affrontare con competenza teorico-pratica l’allestimento di un cantiere e la sua organizzazione nell’ottica della sicurezza nel rispetto delle normative vigenti. Al progetto, attraverso un protocollo di intesa, hanno aderito enti pubblici e organismi privati.

La Provincia di Perugia è stata rappresentata dai Consiglieri Erika Borghesi e Nicola Alemanno, sindaco di Norcia. All’incontro hanno anche preso parte rappresentanti degli altri soggetti che partecipano al progetto: Inail Umbria, Cesf di Perugia, Anmil Umbria e di Perugia, Collegio dei geometri della Provincia di Perugia, Officine Galletti O.M.G. Significativa è stata anche la partecipazione del dottor Fausto Cardella, delegato dal Commissario straordinario Giovanni Legnini, membro della commissione preposta a vigilare sulla legalità nella ricostruzione che non significa soltanto da infiltrazioni malavitose, ma anche nel rispetto delle norme sulla sicurezza e sul benessere dei lavoratori. Sicurezza quindi che fa binomio con legalità proprio perché si basa sul rispetto delle leggi a tutela dei lavoratori e dell’efficienza dei cantieri nelle diverse articolazioni. Norcia non è stata scelta a caso. Qui infatti, con i suoi 2.800 cantieri attivi e altri in prospettiva anche in relazione al PNRR, è attivo il cantiere edile più grande d’Europa con tutto ciò che consegue in termini di sicurezza ed efficienza. Dai tutti è stata sottolineata l’importanza e l’originalità del progetto tanto più oggi che i dati sugli incidenti mortali ed infortuni sul lavoro preoccupano e obbligano a una profonda riflessione sulla necessità di promuovere ed attuare la cultura della sicurezza che deve partire proprio dai banchi di scuola. Nell’ottica di una sempre più diffusa conoscenza di tali materie, il “cantiere” però non si limiterò ad essere a disposizione degli studenti, ma anche di professionisti, di aziende e di comuni cittadini.

 

Redazione Vivo Umbria: