Peppe Servillo con L’Histoire du soldat domani all’Auditorium San Domenico di Foligno

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FOLIGNO Peppe Servillo protagonista de L’Histoire du soldat  di Igor Stravinskij che l’Associazione In Canto porterà domani, 25 aprile a Foligno all’Auditorium San Domenico, alle ore 21.

“Peppe Servillo – si legge nella nota di presentazione dello spettacolo –  in questo spettacolo si mette in gioco sia come attore (infatti la sua parte è recitata e non cantata) sia come musicista (perché la sincronia con la piccola orchestra di sette strumenti è fondamentale). E non è soltanto il protagonista dello spettacolo ma è anche l’autore della traduzione in parte in italiano e in parte in napoletano del testo originale francese. Infatti Servillo fa parlare in un forbito italiano il diavolo, simbolo della società ostile e ingannatrice, mentre il povero e ingenuo soldato, che viene dalla campagna, si esprime in dialetto partenopeo. Servillo stesso interpreta entrambi i personaggi.  La storia, ricavata da una fiaba russa, racconta di un soldato che, tornando al suo paese per una breve licenza, incontra il diavolo e fa un patto con lui, barattando il suo violino con un libro magico che potrà procurargli la ricchezza; ma resterà ingannato e il diavolo si porterà via la sua anima.

Fabio Maestri

Fabio Maestri dirige l’Ensemble In Canto, di cui fanno parte alcuni dei migliori strumentisti italiani. Lo spettacolo si avvale della regia di Graziano Sirci e della partecipazione dell’artista Paola Saracini, che, utilizzando varie tecniche e in particolare immagini ottenute con l’animazione della sabbia (sand art), ha già creato vari video e spettacoli dal vivo: è una realizzazione molto originale e particolarmente adatta all’idea di teatro povero che sta alla base del celebre lavoro stravinskijano.

Stravinskij compose L’histoire du Soldat nel 1918 in Svizzera, dove si era rifugiato durante la prima guerra mondiale. A causa delle ristrettezze di quegli anni di guerra, ideò uno spettacolo che utilizzasse soltanto una voce recitante, sette strumenti e un apparato scenico minimalista, che fosse facilmente trasportabile di città in città su un camioncino per essere rappresentato non soltanto nei teatri ma anche nelle piazze. La musica consiste di una serie di pezzi brevi e brevissimi, per lo più di carattere brillante, come marce, valzer, tango e ragtime. Sette strumenti bastano al compositore russo per ottenere una timbrica asciutta ma varia e contrastata”.

Dopo Foligno, lo spettacolo sarà, sempre alle ore 21, il 26 a Terni al Teatro Secci; il 27 a Perugia all’Auditorium Santa Cecilia e il 28 a Orvieto al Teatro del Carmine.

 

 

 

 

 

Redazione Vivo Umbria: