Perugia, restaurati i pavimenti dell'”appartamento buono” di palazzo degli Oddi Marini Clarelli

PERUGIA – Dopo il restauro saranno gentilmente calpestabili  i preziosi pavimenti in battuto alla veneziana, peraltro tecnica non usuale a Perugia, che caratterizzano tre sale  del piano nobile di Palazzo degli Oddi Marini Clarelli a Perugia.

Il 25 maggio alle ore 17,30 si conclude la prima stagione de “I mercoledì della Fondazione Marini Clarelli Santi”, con il primo incontro in presenza dall’inizio della pandemia. Proprio in questa occasione verrà illustrato con una breve conferenza il restauro dei pavimenti iniziato a novembre 2021 e concluso nello scorso mese di aprile dalla ditta CBC – Umbria (Paola Mancini e Elena Mercanti), intervento realizzato in totale sinergia con la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio dell’Umbria.

Dopo la conferenza a gruppi di 10 persone si potrà visitare in anteprima l’ “Appartamento buono” del palazzo coi pavimenti restaurati.

Pima Anticamera dei Paesaggi o Camera della musica  – Pavimento con La lira e il lituo entro una cornice di mirto – 1771 ca. (dopo il restauro)

L’INTERROGATIVO

Come segnalato dalla Fondazione la cui presidente è Caterina Bon Valsassina, i pavimenti in battuto alla veneziana presentano una tecnica non usuale a Perugia. E allora, come mai si trovano nel palazzo degli Oddi Marini Clarelli? Questo tema sarà affrontato nell’incontro.

Salotto rosso e oro  – Pavimento con motivi geometrici e fitomorfi 1783 ca. (dopo il restauro)

“Una delle ragioni più plausibili – anticipa nella nota stampa la Fondazione – è che ben tre membri cadetti della famiglia degli Oddi (Cesare, Bartolomeo, Giovanni Battista), fra la seconda metà del Seicento e gli anni quaranta del Settecento, prestarono servizio nell’esercito della Serenissima Repubblica di Venezia con incarichi militari importanti nei territori governati dalla Dominante dalla Dalmazia a Corfù. Durante i loro soggiorni veneziani – prosegue la nota – i degli Oddi avevano certamente visto nei palazzi della Serenissima i pavimenti in battuto alla veneziana e, al loro rientro in patria, devono aver deciso di importare quella tecnica per i pavimenti delle sale di maggior pregio del loro palazzo perugino prospicienti via dei Priori (la Prima Anticamera dei Paesaggi, la Quadreria, il Salotto rosso e oro), databili alla fine del XVIII secolo, con ridipinture e restauri successivi. 

Nella foto di copertina: Galleria dei quadri 1783 ca. – Pavimento con La luna e le stelle 1783 ca. (dopo il restauro)

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