Perugia1416, Magnifico Rione di Porta Eburnea esempio di inclusione sociale

PERUGIA – Un esempio significativo di inclusione sociale tra i tanti significati che può avere oggi una rievocazione storica, viene dal Magnifico Rione di Porta Eburnea, in pieno fermento in questi giorni in vista dell’inizio dell’ottava edizione di Perugia1416 in programma dall’8 all’11 giugno. A spiegarci il senso di questo messaggio sociale è il console Stefano Cascianelli.

“L’inclusione è il filo conduttore del nostro Rione, da sempre. Questo progetto – ha spiegato Cascianelli – è cominciato lo scorso anno con l’Associazione Coraggio, che sostiene ragazze fragili e le loro famiglie. Le ragazze hanno partecipato al nostro corteo producendo in proprio gli abiti e l’oggettistica e gli è piaciuto talmente tanto che lo faranno anche quest’anno con la stessa modalità. A questo progetto, legato all’inclusione, abbiamo aggiunto un altro tassello. Quest’anno si è inserita nel gruppo dei tamburini l’Associazione Viva, che si occupa di ragazzi disabili, con cui abbiamo tracciato un percorso di avvicinamento alla musica e, quindi, ai tamburini. I ragazzi si sono talmente integrati al nostro gruppo che anche loro saranno dei nostri durante il corteo”.

Altra caratteristica del vostro Rione?

“La connessione e l’interscambio con tutto il territorio di Porta Eburnea come, ad esempio, con le associazione di Fontignano, Montepetriolo, San Martino dei Colli, Bagnaia e Spina. Sono nati nell’ottica di unire il centro storico di Perugia con la sua periferia. Con Spina collaboriamo con la loro rievocazione storica, con gli altri in occasione delle rispettive feste. Sono sempre venuti tutti ad aiutarci alla nostra taverna, che sarà aperta da mercoledì 7 fino a domenica 11 sempre ai Giardini Carducci, e noi andiamo a fare la stessa cosa alle loro feste paesane. Da quest’anno utilizzeremo sempre di più prodotti a km 0 del nostro contado”.

Qual è la novità di questa edizione di Perugia1416 che ha gradito di più?

“Siamo felicissimi che il corteo sia tornato ad essere una gara, è uno stimolo in più per i rionali che ci lavorano tutto l’anno. E’ una competizione sana. Il ritornare a quello che è stato nel 2019 ci consente di avere fino all’ultimo una suspense nell’assegnazione del palio. Delegando tutto ai giochi, come avevamo fatto lo scorso anno, viene meno l’attesa finale che è un momento molto bello della manifestazione”.

C’è un ringraziamento particolare che vorrebbe fare al suo Rione?

“Sì. A tutti gli atleti che nel loro silenzio si sono allenati durante tutto l’anno ed in particolare al capitano Federico Mazzi, all’alfiere Giacomo Papa e al maresciallo Roberto Frattini”.

Qual è la cosa che l’entusiasma di più in questa vigilia di Perugia1416 edizione 2013?

“Queste ultime settimane vedo una grande speranza per il futuro. Si sono avvicinate al nostro Rione parecchie persone nuove, che parteciperanno al corteo e all’attività della taverna. Si torna finalmente – ha concluso Stefano Cascianelli – a vivere il piacere dello stare insieme e dell’aggregazione, che tanto ci è mancato durante il periodo del Covid”.

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