ProSceniUm è alle porte: intervista al direttore dell’orchestra Paolo Ciacci

Il maestro Paolo Ciacci

ASSISI– Questo sarà il quinto anno in cui il Lyrick di Assisi ospiterà i più interessanti giovani cantautori di tutta Italia. E ogni anno, anche per dare il giusto proscenio, per l’appunto, a questi promettenti artisti l’Associazione ProSceniUm che ha ideato e organizza la rassegna, invita ospiti illustri. Quest’anno ci saranno Claudio Cecchetto, Raf, Karima e Russell Russell. “ProSceniUm Festival della canzone d’autore – Città di Assisi” si terrà sabato 21 ottobre alle ore 21 e vedrà esibirsi i 12 finalisti.
LaPard premiata come vincitrice della seconda edizione di ProSceniUm
Presenterà Luca Ward affiancato da Loredana Torresi che nel “Dopo Festival” del 22 ottobre alle ore 17 al Centro Commerciale Collestrada, salirà sul palco insieme a Antonio Mezzancella. Anche quest’anno verrà assegnato il “Premio Radio Subasio” riservato al brano più radiofonico.
L’opera che quest’anno rappresenta il Festival patrocinato dalla Siae è stata realizzata dal maestro Stefano Chiacchella e sarà consegnata al vincitore.
La manifestazione vanta una propria orchestra ritmo sinfonica, la Symphonic ProSceniUm Orchestra, che accompagnerà i finalisti dal vivo. E’ composta da 34 elementi.

 

La Symphonic ProSceniUm Orchestra e Roger Wright
Eccoli
Violino 1 – Alessia Monacelli
Violino 1 – Cecilia Rossi
Violino 1 – Lucrezia Sannipoli
Violino 1 – Stefania Pozzi
Violino 1 – Roberta Di Rosa
Violino 2 – Paolo Castellani
Violino 2 – Andrea Esposto
Violino 2 – Stefano Franca
Violino 2 – Maria Cristina Contessa
Viola – Elga Ciancaleoni
Viola – Luca Moretti
Viola – Vincenzo Pierluca
Violoncello – Ivo Scarponi
Violoncello – Elena Antongirolami
Contrabbasso – Graziano Brufani
Corno – Marco Venturi
Corno – Claudia Quondam Angelo
Tromba 1 – Davide Bartoni
Tromba 2 – Vladimiro Cupido
Trombone – Nicolas Vietti
Sassofono – Alberto Mommi
Sassofono – Mario Magrini
Sax – Flauto – Giovanni Sannipoli
Batteria Filippo Barcaiolo
Percussioni – Roberto Gatti
Pianoforte – Danilo Marioli
Tastiere – Michele Scarabattoli che si occupa anche della stesura preliminare degli arrangiamenti
Tastiere Alessandro Fiorucci
Basso – Mauro Formica
Chitarra – Alessandro Magnalasche
Chitarra – Federico Maracaglia
Coro – Cecilia Brunori
Coro – Daniela Maltese
Coro – Andrea Vitali.
Sarà guidata anche quest’anno dal maestro Paolo Ciacci (foto di copertina), titolare della Cattedra di strumentazione e composizione per orchestra di fiati e orchestra bandistica al Conservatorio Morlacchi di Perugia. Con lui parliamo di questa esperienza.
Il maestro Paolo Ciacci, direttore della Symphonic ProSceniUm Orchestra
– Quinta edizione e quinta direzione dell’orchestra: l’esperienza maturata?
Molto bella, molto ricca, veramente di alto livello.
– Grazie a chi?
In primo luogo all’organizzazione, a cominciare da Federico Castagner che è stato il primo ispiratore, e poi agli altri che sono l’ossatura della rassegna, dell’ideazione del concorso e della sua realizzazione, e quindi Roberto Lipari, Loredana Torresi e Andrea Vitali.
– I suoi meriti?
Visto il livello, anche io ho dovuto mettere alla prova tutte le mie conoscenze, le mie capacità professionali, perché non si può sbagliare stando a contatto con grandi artisti e con dei giovani che devono contare sull’alta professionalità di chi esegue e interpreta le loro partiture.<CF1403>
– Il suo lavoro specifico?
In primo luogo arrangiare dei brani mantenendo il rispetto per lo spirito della composizione artistica in tutte le sue parti. Questo vale per i brani originali ma anche per quelli più conosciuti e di estrema notorietà dei grandi interpreti ospitati negli anni da ProSceniUm.
– A livello personale?
Un’esperienza entusiasmante perché ho conosciuto un universo, quello dei giovani autori, che naturalmente oggi ha grandi difficoltà ad esprimersi ed essere quindi diffuso soprattutto in questa forma cantautorale. Allo stesso tempo ho apprezzato le grandi potenzialità che la musica di questi giovani potrebbe fornire, ciò ci fa ben sperare.
– Il contatto con i big?
In primo luogo una bella scoperta dal punto di vista del rapporto umano. Sotto l’aspetto professionale interessante quanto impegnativo nel momento in cui devi arrangiare per artisti di questo calibro. Diciamo che è un grande privilegio, oltre che una bella prova, perché il materiale originale è estremamente ricco e già conosciuto dal pubblico.
– Ci fa qualche nome?
Ron, Zarrillo, Masini, frate Alessandro, Roger Wright, Barbara Cola, Simona Molinari, Giovanni Caccamo, Graziano Galatone sono stati tutti, diciamo così, felicemente sorpresi per la qualità dell’orchestra e delle loro esecuzioni.
– Le collaborazioni che ricorda con particolare piacere?
Di tutte conservo un bel ricordo…cito ad esempio Caccamo, con la sua interpretazione del brano La cura di Franco Battiato che è stato il suo mentore; stessa cosa per Ron con Futura di Lucio Dalla. Michele Zarrillocantava il brano L’elefante e la farfalla che doveva eseguire in un’altra situazione e mi ha chiesto la partitura degli arrangiamenti. Una bella soddisfazione.
– Al di là dei cantanti emergenti e big, sul palco del Lyrick salgono anche personaggi famosi…
Anche in questo caso non posso che parlarne bene: da Alessandro Greco a Pino Insegno, da Neri Marcorè a Luca Ward sono tutti personaggi che uno vede al cinema,in tv. E poi si scopre che hanno una grande umanità, grande comunicativa. Neri Marcorè, ad esempio, era un continuo scherzare, fare battute, imitare dietro le quinte. Sembrava essere sempre stato con noi.
– Qualità dei cantautori e dei brani di quest’anno?
Stiamo scoprendo sempre nuove voci e devo dire anche delle conferme, c’è chi infatti partecipa per la seconda volta ovviamente con nuovi pezzi.
– La tipologia dei brani?
Di tutti i generi, da quelli più sofisticati con qualche riferimento alla nostra tradizione melodica, fino a quelli più moderni, vicini al rap, in una versione ovviamente orchestrata, che li rende ulteriormente interessanti.
– Chiudiamo con la “sua” orchestra?
Formata da grandissimi professionisti, ci sono anche insegnanti di conservatorio e alcuni suonano con grandi artisti, Masini ad esempio.
Per tre anni è stato con noi il pianista di Claudio Baglioni, Roberto Pagani, che quest’anno è in tour e non può esserci. Insomma, poterli dirigere per me è un privilegio.
Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.