Refluxus, scatti tra familiarità ed eccezionalità

PERUGIA – Fluxus è un movimento artistico nato nei primi anni Sessanta articolato in tutte le forme d’arte, dalla pittura, alla scultura, alla performing art sino alla musica. Ma proprio nella musica trovò massima espressione soprattutto grazie all’adesione di John Cage.

Nel segno dell’arte che si unisce alla vita vissuta, ho immaginato di fermare con la fotocamera alcuni segni minimali che posso cogliere affacciandomi dal balcone, unico perimetro che mi è permesso e che mi mette in relazione con il “là fuori”.

Nella desolazione della città deserta, ogni piccola mutazione, ogni finestra su cui vengono appoggiate coperte e cuscini, o vasi di fiori, ogni riflesso di sole sulle vetrate, pur rimanendo segni minimali, assumono il valore di cenni di vita vissuta. Per questo ho tentato con la fotocamera di coglierne insieme l’aspetto della familiarità e quello dell’eccezionalità, piccolo tentativo d’arte che ho titolato appunto refluxus a cui ho allegato anche un video con il movimento fluttuante di un lenzuolo sospinto dal vento.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.