Santa Maria del Monumento: affreschi con la leggenda dei tre pani. La processione dei "bianchi"

TERNI – A chi visita i propri cari al cimitero cittadino non mancherà di volgere lo sguardo verso l’edificio di culto, non tanto per rivolgere un pensiero o una preghiera, ma anche per ammirare alcune peculiarità artistiche presenti sulle pareti interne, come il ciclo denominato la “leggenda delle mele auree” dei tre pani e in una nicchia un frammento del presepe di scuola peruginesca.
Si tratta della chiesa di Santa Maria Assunta o del Monumento, edificata attorno al XVI secolo su un preesistente sito “monumento” di epoca romana, un frammento di epigrafe porta seguente dicitura: QUINTUS ATTIUS SUCCESSUS che edificò un monumento per lui e sua moglie. Una cappella fu edificata nel medioevo dedicata alla Vergine Maria. Con l’occasione del passaggio dei “bianchi” fu ampliata come “santuario contra peste”.
Nel XV secolo i padri Gerolomini ristrutturano  il complesso. Nel 1598 fu elevata a parrocchia fino alla meta’ dell’800. Nel 1852 i padri Gerolomini abbandonarono la chiesa. Dall’ 8 settembre del 1839 e’ di proprietà comunale con la destinazione del terreno circostante ad uso cimiteriale. Facciata a capanna con loculo; campanile a vela con due forbici e campane. All’interno la chiesa, in controfacciata presenta affreschi di scuola umbra fine XV secolo come un San Gerolamo Penitente; apparizioni del Cristo; Madonna col Bambino.
T
Sulla parete di destra affreschi come: il miracolo dei tre pani; apparizione della Madonna dell’ Ulivo; importantissimi gli affreschi raffiguranti la processione dei Penitenti Bianchi 1399/1400. Singolare il dipinto che mostra un angelo che con le mani unisce in un abbraccio due giovani: simbolo della concordia, fratellanza e pacificazione tra fazioni. Altri affreschi importanti sono un San Leonardo, Madonna col Bambino, San Valentino, Sant’ Anastasia, e Santa Giuditta. Della scuola del Perugino il frammentario affresco della natività rimasti alcuni frammentari pezzi. Nel catino absidale, Cristo in gloria con angeli. Nel chiostro, sono dipinti alcuni affreschi seicenteschi nelle lunette. La chiesa e praticata sopratutto per cerimonie funebri, ma anche ufficio liturgico giornaliero.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.