Se le donne facessero la cova

Comincio dai saluti di rito ai lettori di Vivo Umbria seppure in questo anomalo  clima pasquale che spiega bene però, il perché di VenAntivirus. E’ l’ennesima sfida che affronto a soli 90 anni prima di tutto lanciandola al Tempo, per motivi che comprenderete, poi all’Uomo, alla Scienza, al Perché di tutto. Con l’ironia e un pizzico di amaro sarcasmo che mi sono propri.

Franco Venanti, “E’ Pasqua, la festa delle uova” (1960)

Inizio, dunque, con una vignetta datata 1960 tratta dal mio “Se le donne facessero la cova” per due motivi: mi resta un senso di goliardia che credo vada sempre preservata; secondo motivo, prendo l’uovo come simbolo di procreazione, speranza, futuro laico nel rito della Vita che si sposa con il Credo di ciascuno e che rispetto profondamente in tutte le sue espressioni.

Sono cresciuto con principi cristiani e dunque ho dei ricordi, semplici, di ciò che è stata la mia Pasqua di bambino. L’arrivo del parroco per benedire la torta, le uova, il capocollo magro e ben stagionato. Preliminari di una festa da condividere, alla quale la sacralità del rito conferiva e continua a riservare nella mia memoria, la sensazione emozionante dell’evento.
Ciò che dico non è un modo per tornare indietro, ma andare avanti: VenAntivirus consiglia concretamente la ricerca di un’eco o la sensazione di una voce che ride, forse della propria madre o della nonna, mentre impasta farina, uova, strutto, pezzi di formaggio e intanto accende il forno di casa a 180 gradi per accogliere una torta da dividere. Oppure i colori di una tovaglia pronta ad  accoglie la colazione Pasquale, o l’immagine di paramenti severi del sacerdote che ci guarda dall’altare della chiesa della nostra parrocchia e, infine, il gusto di un cibo semplice per un grande giorno.
Sono simboli, tradizioni del passato tutt’altro che nostalgici purché si abbia la voglia di farli continuare a vivere e se ne comprenda il senso. Ciascuno, ovviamente, potrà farlo, se vuole, a suo modo. E’ solo un consiglio per un giorno di Pasqua così strano. Perché non diventi odioso. E’ un VenAntivirus.
Franco Venanti: Artista, Uomo, Pensatore a 360 gradi