Spettacolo dal vivo: ecco come ci si sta muovendo in Umbria in vista della riapertura

Inchiesta di Vivo Umbria sullo spettacolo dal vivo alla vigilia della riapertura per quanto riguarda la nostra regione intervistando coloro che sono i promotori di spettacoli ed eventi. Oggi ci soffermiamo soprattutto sugli spettacoli dal vivo legati principalmente alla musica e agli spazi all’aperto che solitamente vengono utilizzati da festival e rassegne.

La premessa è che molte sono le incognite. Di certo c’è che il dispositivo Franceschini ha perlomeno parzialmente modificato ciò che era stato predisposto prima del confronto fra il Ministro e il Comitato tecnico scientifico. Si è passati, così, dal 25% al 50% dei posti occupabili in sala, con un innalzamento a un massimo di 500 spettatori nelle sale al chiuso e di 1.000 spettatori in quelle all’aperto. Soprattutto, e questo è un aspetto che approfondiamo nella nostra inchiesta, c’è la possibilità che le Regioni autorizzino spettacoli ed eventi con un numero superiore di spettatori, adottando però adeguate misure di sicurezza. Dunque un margine di manovra interessante. L’altra cosa certa è che il pubblico dovrà rispettare l’obbligo di distanziamento e indossare la mascherina, ma almeno in questa fase la questione “tampone per poter entrare” è stata sospesa.

PAOLA MACCHI 

Direttrice organizzativa del 2Mondi, Paola Macchi spiega che il Festival di Spoleto aveva ipotizzato un cartellone di eventi che poi, in relazione all’andamento della pandemia e ad alcune rinunce forzate che ne sono seguite, è stato definito al meglio e che mai è stato messo in dubbio che il Due Modi 2021 si sarebbe comunque concretizzato.

“Il nostro atteggiamento è sempre stato improntato alla fiducia sia nei confronti della campagna vaccinale programmata a dicembre e attivata a gennaio, sia per la possibilità di realizzare logisticamente nel miglior modo possibile il Festival. Conferma che peraltro è arrivata direttamente dal ministro Franceschini proprio durante la conferenza di presentazione del 2Mondi del 9 aprile. E siamo stati felici in quella sede nell’apprendere in diretta le anticipazioni dei contenuti del confronto che era in atto con il Comitato Tecnico Scientifico e che hanno portato all’ampliamento delle misure fissate precedentemente sulla base delle quali ci siamo comunque attenuti. Premesso che abbiamo fatto tesoro anche dell’esperienza maturata lo scorso anno, cautelativamente abbiamo previsto per piazza Duomo un massimo di mille posti rispetto alla capienza complessiva di 2.500; mentre per i teatri l’atteggiamento è stato ancor più prudenziale stimando una quota massima di spettatori pari al 30 % della capienza. Per quanto riguarda la possibilità prevista da Franceschini di eventuali deroghe regionali al dispositivo ministeriale, da parte nostra presenteremo tutta la documentazione necessaria all’assessorato regionale al quale spetteranno eventuali concessioni riguardo la capienza dei singoli luoghi in cui si svolge il 2Mondi. Per il resto abbiamo predisposto tutte le misure necessarie a garanzia sia degli spettatori che degli artisti e delle maestranze che lavorano al Festival affinché tutto si svolga al meglio”.

LAURA MUSELLA

Laura Musella è il direttore artistico del Festival che è alla ricerca dei giovani talenti e di luoghi “speciali” dell’Umbria dove farli suonare assieme ai grandi maestri della musica internazionale.

“Un’apertura che ci rianima – spiega Laura Musella -. Ero e resto ottimista per questa estate, tanto che ho già definito la data del 4 luglio con il concerto nella piazza di Norcia con Uto Ughi. Per quanto riguarda la normativa non possiamo fare altro che attenerci a quanto stabilito. Certamente la possibilità che la Regione abbia de margini decisionali è importante, ma credo che debbano essere gli enti preposti a dialogare piuttosto che noi organizzatori di eventi. Noi siamo di fatto ospiti, occupiamo spazi gestiti normalmente dagli enti siano essi i Comuni, le Province e la Regione stessa. Il sindaco Alemanno a Norcia anche la scorsa estate ha fatto il possibile per accogliere il maestro Muti e offrire agli spettatori la possibilità di assistere nel numero massimo consentito. Credo che altrettanto accada questa volta come in altre situazioni che la nostra rassegna si troverà ad organizzare in altri spazi in Umbria”.

PATRIZIA MARCAGNANI

Patrizia Marcagnani

“La riapertura di aprile annunciata già per la prossima settimana – premette Patrizia Marcagnani – personalmente non mi consente di allestire in tempi brevi eventi e concerti. Resta il già annunciato Festival di Moon in June tra fine agosto e primi di settembre ma per il resto abbiamo bisogno di certezze inderogabili: in primo luogo, inutile nasconderselo, sull’andamento della pandemia che con il progredire delle vaccinazioni e dell’immunità di gregge dovrebbe portarci definitivamente fuori da questa situazione. L’altro punto essenziale per noi riguarda l’utilizzo deli spazi in termini numerici, ovvero di posti disponibili per gli spettatori. Noi lavoriamo con la biglietteria al di là di contributi che riceviamo da enti ed eventuali sponsor. Le cose cambiano se posso prevedere 300, 400 o 1.000  spettatori. Per questo credo sia assolutamente necessario che chi deve, in base a specifici piani di sicurezza, ci indichi cosa fare. Il ruolo della Regione in questo senso è decisivo per delega assegnata dal ministro Franceschini. Il nostro intento è quello di dare e portare spettacolo, assicurare spettatori-turisti a chi ci ospita, dare lavoro alle maestranze così duramente provate dal lockdown e agli stessi artisti, ma per operare abbiamo bisogno di poter programmare con assolute certezze”.

LUCIA  FIUMI
Lucia Fiumi
“Come società – spiega – aderiamo ad Assomusica che essendo all’interno dell’Agis sta partecipando al tavolo di concertazione ministeriale.  La linea è che si proceda con la ripresa delle attività in forme che siano sostenibili, progressive, ragionate e responsabili  perché c’è l’esigenza di ripartire ma a determinate condizioni.  La nostra richiesta avanzata a Dario Franceschini a livello nazionale è di innalzare per gli spettacoli all’aperto la percentuale di posti previsti fino al 65% della capienza, mentre per i teatri fino al 55%. Suoni Controvento? In questo caso parliamo della nostra Associazione e di una location che evidentemente per la natura degli spazi che occupiamo ha una capienza molto maggiore rispetto ai normali standard. Detto che anche questo aspetto è  elemento di discussione e confronto nazionale, certamente per noi è fondamentale poter contare sulla Regione Umbria per definire localmente eventuali deroghe. Anche perché è in base a queste concessioni che possiamo programmare al meglio gli eventi e gli spettacoli che nelle location di Suoni Controvento prevedono distanziamenti di fatto diversi da quelli delle sedie in platea”.
VIRNA LIURNI 
Virna Liurni
Musicista, pianista, docente, direttore artistico del Sangemini Classic, Virna Liurni definisce orgogliosamente la sua rassegna “Un piccolo festival di vera arte”. “Premetto che c’è amarezza per quanto mi riguarda nell’aver costato una sostanziale indifferenza da parte della politica ma anche della pubblica opinione nei confronti della cultura e di chi, con passione e non pochi sacrifici, la promuove. Gli artisti in silenzio e con dignità hanno sofferto professionalmente, materialmente e anche umanamente ed è mancata la vicinanza e solidarietà da parte non solo di chi ci governa ma anche di chi beneficia della nostra dedizione alle varie arti. Detto questo, la riapertura senza avere la certezza che ci sia un reale regresso della pandemia con un incremento delle vaccinazioni sensibile, ci sta portando a pensare ad un festival a cui oltre al concetto di qualità, si unisca in questa fase quello della sostenibilità. Dunque lavoriamo per realizzare tre appuntamenti al massimo con un un pubblico limitato per garantire un degno spettacolo e la necessaria sicurezza sanitaria”.

LOREDANA TORRESI

2Quello che è oggi, non sarà domani. E ad ottobre sarà ancora diverso – esordisce Loredana Torresi tra gli organizzatori di ProSceniUm Festival – Tutto dipende dall’evolversi della pandemia. E noi non possiamo farci niente. Il mondo dello spettacolo ha sofferto e continua a soffrire molto, la riapertura dà speranza e felicità. Ci sono regole e protocolli che se seguiti permettono di salvaguardarsi dal contagio, li stanno già adottando trasmissioni televisive da diverso tempo, quindi perché il teatro non deve avere la stessa possibilità?
Il ProSceniUm Festival coinvolge vari settori ed operatori dello spettacolo: tecnici, light designer,  musicisti, hairstylist, make up artist, artisti. C’è tanta bellezza dietro ad ogni spettacolo, cultura fatta di uomini e di umanità, di sguardi non virtuali, di emozioni vere che si lasciano toccare con mano, vera linfa vitale dalla quale non ci si deve disabituare.
Il Teatro Lyrick luogo dove si svolge il ProSceniUm Festival è molto grande e chi vi entra per assistere al festival sogna sulle note dell’orchestra del ProScenium, si lascia andare ai racconti in musica dei ragazzi che partecipano, respira aria nuova lasciandosi coinvolgere dagli artisti, chi vi assiste riporta un po’ di quella armonia che solo lo spettacolo, l’arte e la cultura riescono a regalare.
Il desiderio e la possibilità di seguire al meglio le regole è tangibile e ci stiamo già organizzando da tempo per gestirle al meglio, per far sì che chi collabora con noi possa vivere questa esperienza nel modo più sicuro possibile.
È chiaro, non è una passeggiata, non è semplice ma la voglia di ripartire e far rivivere lo show ci dà la spinta e la motivazione giusta, con la speranza che si abbia una platea piena ed entusiata.
La metà del pubblico è il primo passo per tornare alla normalità e noi vogliamo farlo con ottimismo, guardando ad un futuro fatto di teatri pieni, un futuro dove il ProSceniUm sarà nuovamente una festa per tutti, che unisce musica e persone nell’incanto di Assisi”.
MASSIMO SORDI

Trasimeno Prog è stato uno dei pochi festival rock che si sono tenuti lo scorso anno in Italia. Anche grazie allo spazio all’aperto assicurato dalla magnifica Rocca di Castiglione del Lago. Si tratta in questo caso di un’Associazione, non di un organizzatore in senso stretto, che per la passione per la musica si è rimboccata le maniche ed è riuscita a organizzare una tre giorni nella cittadina lacustre.

Il presidente di Trasimeno Prog è Massimo Sordi: “Siamo soddisfatti per la riapertura prospettata dal ministro Franceschini e sulla ripresa degli spettacoli all’aperto alla luce del festival che stiamo organizzando anche quest’anno alla Rocca dei Castiglione del Lago per il 20, 21 e 22 agosto. Per quanto riguarda le deroghe rispetto alla capienza fissata, una volta presentata la da parte nostra la documentazione necessaria, devono essere gli enti che ci ospitano, in questo caso il Comune di Castiglione del Lago, a verificare con la Regione Umbria se concertare misure che preludano ad un incremento di posti disponibili per il pubblico”.
Redazione Vivo Umbria:
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