Coronavirus, l'Umbria "sospesa" che ripensa se stessa
PERUGIA – Irreale, sospesa, silenziosa e assorta, l’Umbria medita su se stessa. Allenta i suoi vincoli alla contemporaneità forse per ritrovarsi in un isolamento che la sublima nella sua essenza di terra sacrale e mistica, ieratica e severa.
Alla scoperta della "Perugia nascosta" di Franco Prevignano
PERUGIA – Se la città – come direbbe Max Weber – è quella summa di opportunità relazionale di interscambi dove flussi di merci e idee si intersecano alle strutture residenziali, commerciali e di trasporto, se è il luogo-non luogo delle opportunità e delle ipotesi di possibilità, se l’agorà della polis è il punto di incontro