Terni, il rapporto tra parola e immagine nella mostra “Fuoripagina. La collezione Roffi”

TERNI – Inaugura sabato 28 maggio Fuoripagina. La collezione Roffi, a cura di Pasquale Fameli, l’ultima mostra del cartellone di Inside the Caos che dallo scorso gennaio anima questi spazi. L’appuntamento è per le ore 18 alla sala Carroponte.

Gian Paolo Roffi (1943), artista visivo legato alla poesia totale, ha dato vita a questa originale collezione che conta oltre centoquaranta opere dei protagonisti delle più significative tendenze della ricerca verbo – visiva a partire dalla metà del Novecento. Circa cento i nomi, da quelli storici a quelli più recenti, che offrono un’importante testimonianza delle ricerche condotte sul filo della parola, che fugge dalla sua sede convenzionale – la pagina – per spaziare oltre i confini della lettura e mostrarsi nel suo aspetto materiale. Tra queste spiccano la Poesia Concreta di Augusto e Haroldo De Campos, Eugen Gomringer, Arrigo Lora Totino e Adriano Spatola; il Lettrismo di Maurice Lemaître; la Poesia Visiva di Eugenio Miccini, Lamberto Pignotti, Stelio Maria Martini e Sarenco; la Nuova Scrittura di Ugo Carrega e Vincenzo Accame; la Poesia Sonora di Bernard Heidsieck e Henri Chopin; le scritture Fluxus di Ben Vautier e Giuseppe Chiari; la Mail Art di György Galántai e Vittore Baroni, e molte altre esperienze affini.

Così scrive Pasquale Fameli, curatore della mostra e autore della monografia Gian Paolo Roffi. La quadratura del cerchio (Campanotto Editore), per introdurre la collezione:

“La disinvoltura di simili accostamenti e l’eterogeneità delle proposte rispecchia la complessità di sviluppo che il rapporto tra parola e immagine ha visto nell’arte del secondo Novecento, attestando la difficoltà a delineare inquadramenti critici troppo netti per i singoli autori. Molto spesso, infatti, i confini tra le tendenze variamente definite come Poesia Concreta, Poesia Visiva, Nuova Scrittura o Arte Concettuale si dilatano o si sfaldano, rendendo arduo il tentativo di una precisa classificazione. D’altronde è proprio la natura ‘intermediale’ della ricerca verbo-visiva a non ammettere chiusure e rigorismi, disponendosi piuttosto all’interferenza, all’ibridazione e alla contaminazione continue.”

In occasione della giornata inaugurale l’ingresso alla mostra sarà gratuito.
In tutti gli altri giorni il costo del biglietto è di 5 euro. L’esposizione, sarà visitabile al pubblico fino a domenica 2 ottobre.

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