Terni, sui resti del "Tempio del sole" sorge la chiesa di San Salvatore

TERNI – La chiesa di San Salvatore edificata attorno al V secolo, ci attende su lato opposto di palazzo Spada, oggi sede del Comune. Più comunemente conosciuta come “tempio del sole” perché edificato sopra un sito di età romana del I secolo. Fonti ufficiali (Gregorio Da Catino) ne parlano nel 1047  “cella Sancti Salvatoris in civitate”. Struttura romanica con influssi bizantini, a forma circolare, con cupola cilindrica con avancorpo rettangolare aggiunto successivamente; navata unica con una cappella laterale completamente affrescata. Sotto la chiesa sono visibili i resti della domus romana del I secolo. Nel XIV secolo fu aggiunto nel lato sinistro la Cappella Manassei decorata con dipinti che rappresentano un importante ciclo di affreschi del XIV secolo. Sono raffigurati: Cristo Crocefisso; il Battista; la Maddalena; Santa Caterina da Siena; la Madonna in trono tra gli angeli.
Nella volta a crociera sono raffigurati nei tondi i simboli degli evangelisti; nel sottarco quattro Sante e il Cristo benedicente. Nel presbiterio sono conservati affreschi che vanno dal 1200 al 1500, come un San Paolo attribuiti ad un valente pittore umbro; dei primi del XIII secolo, un San Leonardo. Nell’abside una Crocifissione di scuola perugina. Nel XVII secolo fu aggiunta la cappella Filerna dedicata a San Vincenzo (oggi sacrestia). Qui sono i dipinti del pittore ternano Ludovico Carosi e del tuderte Andrea Polinori. Il Carosi nato a Terni il 31 agosto del 1593 lavora tra l’altro nelle decorazioni della chiesa del Carmine (alla passeggiata); nella chiesa di Santa Croce (via Cavour, di fronte a palazzo Mazzancolli) realizza la tela raffigurante la Madonna col Bambino tra i Santi Crispino e Crispiano patroni dei calzolai. La tela si trovava nella chiesa di San Giovanni Decollato a piazza Vittorio, oggi piazza della Repubblica. Il Polinori, nasce a Todi nel 1586 e morirà nel 1648. Un valente artista che coniugò l’arte del tardo cinquecento alla prima metà del seicento, nell’Umbria meridionale a cavallo tra Lazio e Toscana.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.