Terremoto, finalmente sì alla semplificazione per ricostruire

NORCIA – “È con emozione e soddisfazione che rilancio e commento la notizia della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del DL Semplificazione. Dopo un lungo percorso – afferma il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, nonché della Cabina di coordinamento sisma Anci Umbria – fatto di incontri con il Presidente del Consiglio, Ministri e Sottosegretari, audizioni parlamentari e riunioni della Cabina di Coordinamento Nazionale Sisma, gli auspici espressi dagli ordini del giorno approvati dal nostro Consiglio Comunale tradotti in pagine e pagine di relazioni ed emendamenti, sono oggi scritti, nero su bianco, sul testo di una legge dello Stato. Abbiamo assistito, a livello locale, a goffi tentativi di accreditarsi risultati, a tanti che non sapendo cos’altro dire, si rifugiano dietro ad un “perché io l’ho sempre detto”, salvo che non ci sia nessuno che possa dire di averlo mai ascoltato. Ecco, la nostra città sa, che i temi dell’OCSR 100/2020 per la semplificazione della Ricostruzione Privata, sono i temi che fin dal primo momento i nostri concittadini hanno potuto leggere ed ascoltare nei tantissimi miei interventi sul tema. E ciò vale anche per le importanti norme di oggi sul tema della Governance (finalmente un Commissario Straordinario che possa dire di avere alcune prerogative straordinarie), sul tema delle Opere Pubbliche (l’Italia recepisce regole di semplificazione ammesse dall’UE e non dal nostro Codice degli Appalti rendendo possibili le procedure negoziate fino ai 5 mln di Euro), sul tema della modifica della “sagoma” (superando le alchimie del DL 123/2019 che per risolvere il problema inseriva una procedura che definire macchinosa è un eufemismo).

Resta ancora del lavoro da fare e lo stiamo facendo. Il prossimo decreto sullo scostamento di bilancio dovrà accogliere le misure economiche (Stato Emergenza, sostegno a famiglie ed imprese, personale, compensi ai professionisti, copertura della TARI, ecc.). Il grosso così sarà fatto e salvo modeste altre situazioni, potremo finalmente disporre degli strumenti per operare in tempi accettabili. Quando le Istituzioni risolvono un problema per una comunità che soffre, a vincere non è mai una parte. A vincere, finalmente è la gente, la nostra gente, per la quale abbiamo lottato e sofferto, spesso in silenzio, nella consapevolezza che lavoro, competenza, fiducia e speranza vincono sempre sui parolai.

Mi sia consentito, in conclusione, di rivolgere il mio grazie al Commissario Legnini, che in poco tempo è riuscito a cogliere quegli aspetti fondamentali per muovere la macchina della ricostruzione, aspetti per cui Regioni e Comuni hanno lottato insieme e che per troppo tempo sono rimasti fermi sui tavoli romani”.

Anche il presidente di Anci, Antonio Decaro ha commentato il DL semplificazione: “Semplificare, sbrogliare le matasse che a volte paralizzano l’azione delle amministrazioni pubbliche significa dare finalmente al Paese quel passo del quale ha bisogno in questa delicata fase di ripartenza. Oggi, dopo aver dato battaglia per mesi a nome dei sindaci italiani, posso dire che abbiamo spuntato alcuni importanti risultati. Su appalti e lavori, sul sisma, sulle procedure di autorizzazione, su una più chiara delimitazione dei confini dell’abuso d’ufficio. Tutte proposte avanzate dai sindaci”. Riguardo agli appalti, allo scopo di accelerare gli investimenti e dare una scossa alle economie locali, il decreto legge prevede affidamenti diretti per opere fino a 150 mila euro e procedure negoziate fino a 5 milioni. Le regole per manutenzioni straordinarie e ristrutturazioni sono state riformulate per consentire l’attuazione di incentivi per la rigenerazione urbana. Accolta la formula del silenzio assenso e tempi perentori per le procedure di autorizzazione in conferenza dei servizi. Limitata la responsabilità per danno erariale ai soli casi di dolo. Certezza sul reato di abuso d’ufficio. “Sono tutti argomenti che abbiamo portato da tempo a ogni tavolo utile – dice Decaro – convinti come siamo che oltre alle risorse, servano strumenti, a cominciare da norme chiare e procedure snelle, perché i quasi ottomila Comuni italiani possano svolgere il loro ruolo naturale di motore per le economie locali. Una particolare menzione credo poi meritino le norme proposte dalla cabina di regia dell’Anci per i Comuni che hanno subito il terremoto: subcommissari con poteri di affidamento dei lavori di ricostruzione pubblica in deroga a ogni normativa, fatta eccezione per quella penale, possibilità di installare strutture amovibili senza chiedere il parere alla sovrintendenza. Infine, dopo il gesto di responsabilità che abbiamo fatto all’inizio della pandemia quando abbiamo chiesto che venisse sterilizzato il nostro potere di ordinanza rispetto all’emergenza sanitaria ai fini di un contenimento affidato a chi poteva valutare i dati del contagio, noi sindaci torniamo nel pieno potere di assumere decisioni, come previsto dal testo unico degli enti locali”.

Maurizio Mangialardi, presidente di Anci Marche e coordinatore delle Anci regionali si unisce ai coimmenti positive: “Il Decreto semplificazione conferma la bontà del lavoro svolto dall’Anci, a partire dal coordinamento delle Anci delle regioni terremotate, in sinergia con il Commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini”.

“Come coordinamento abbiamo lavorato ad un documento di sintesi approvato in assemblea che il presidente Anci Antonio Decaro aveva portato in audizione al governo, partito – ricorda Mangialardi – dall’impulso dato dall’Anci al Governo e al Parlamento.

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