Dolore per la morte di Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones. L’annuncio dato ieri in tardo pomeriggio, sta raccogliendo testimonianze di affetto e stima da tutto il mondo. Watts aveva 80 anni, si è spento ieri, 24 agosto, in un opedale di Londra, circondato dalla famiglia. Niente fan ed eccessi per lui, ma sempre la moglie Shirley. “Charlie era un bravo marito, padre e nonno e anche come membro dei Rolling Stones uno dei più grandi batteristi della sua generazione”, ha detto il suo addetto stampa, Bernard Doherty, che ha dato il triste annuncio. All’inizio del mese gli Stones avevano annunciato che Watts non avrebbe preso parte al tour negli Stati Uniti che prenderà il via il 26 settembre, per sottoporsi a cure mediche. Dal 2004 era in cura per un cancro alla gola. Educato, solitario ed elegante, Watts era con Keith Moon, Ginger Baker e pochi altri, un batterista rock di primo piano. Amato e rispettato a livello internazionale per il suo stile nel suonare, ha contribuito a portare la band dagli inizi avventurosi al livello di superstar internazionali. Nato nel 1941 all’University College Hospital di Londra e cresciuto a Kingsbury, la sua prima passione è stata per il jazz, per John Coltrane e Miles Davis che ascoltava fin da ragazzino. All’età di 13 anni i suoi genitori gli regalarono la prima batteria. E il resto è storia.