Todi Festival: stasera in scena la danza contemporanea con WHAT’S YOUR nAIM?

TODIQuesta sera, 27 agosto, Todi Festival torna a proporre una sua produzione. Si intitola WHAT’S YOUR nAIM? di Edoardo Guarducci, con la coreografia di Cornelia Dance Company, in scena al teatro Comunale di Todi alle ore 21 in anteprima nazionale. In scena i danzatori Eleonora Greco, Marta Ledeman, Marco Munno e Francesco Russo accompagnati dal live music performer Flavio Paglialunga.

LO SPETTACOLO

Accende i riflettori su un interrogativo provocatorio che si fonde nel termine nAIMname (nome) e AIM (goal, obbiettivo): un gioco di parole e un invito a riflettere sull’invadente dinamica sociale che induce a circoscrivere e limitare la propria identità a un mero scopo, spesso frutto di pressioni, ambizioni e pretese di origine genitoriale o comunque esterne. Il disegno luci è a cura di Fabio Massimo Sunzini e Walter Gismondi, mentre il movimento del corpo è guidato dal progetto sonoro firmato Inude, trio elettro-pop dallo stile elegante e raffinato che ha composto la colonna musicale. La scenografia e i costumi sono realizzati da Atmo.

LA COREOGRAFIA

Cornelia Dance Company: “Lo spettacolo affronta un tema molto delicato e attuale: quello legato alla ricerca della propria identità. Nella coreografia si è deciso quindi di lavorare sulla caratterizzazione di quattro differenti personalità a cui sono affidate altrettante sfumature dell’essere. Durante la performance, i danzatori vivono un percorso fatto di cambiamenti e costrizioni, dove l’esplorazione del proprio io è condizionata da forze esterne che nell’atto scenico sono scandite dalla musica dal vivo. La relazione tra corpo e suono è guidata dalla presenza in scena di un polistrumentista, Flavio Paglialunga, che assume un vero e proprio ruolo e personaggio all’interno della drammaturgia, essendo posizionato all’interno di un’installazione che durante lo spettacolo è in grado di accogliere come di respingere il movimento dei danzatori e la loro immagine”. Durante la performance, quindi, il suono si fa vivo all’interno di una scenografia che rappresenta una “dimensione altra” con cui l’uomo si confronta continuamente, maturando la propria consapevolezza, nel tentativo di liberarsi dalle costrizioni che provengono dall’ambiente esterno.

IL PRODUTTORE

Edoardo Guarducci: “Il titolo dello spettacolo è un naming che avevo in mente da qualche anno, a cui però non ero ancora riuscito ad abbinare un’evoluzione espressiva. L’incontro con Cornelia è stato la chiave di volta per dare una forma scenica al concept creativo. In fase di produzione, la parte più stimolante è stata senz’altro quella di coinvolgere artisti e professionisti dello spettacolo dal vivo che, nonostante non avessero mai collaborato tra di loro, ero certo avrebbero trovato la necessaria alchimia per dare vita a un’opera totale in termini di struttura registica e drammaturgica”.

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Redazione Vivo Umbria: