Torna la Sfida de Lu Ciuccittu per il lunedì dell’Angelo a piazza Vittorio di Precetto

FERENTILLO – Torna più scoppiettante che mai la Sfida de Lu Ciuccittu tra i terzieri dello status Ferentilli Sacrato Matterella e Borcino nella festività di Pasqua e Pasquetta. L’antico gioco popolare che rimonta alla notte dei tempi tra due comunissime uova di gallina. La manifestazione è organizzata da sempre dalla Pro Loco di Ferentillo, quest’anno presieduta da Alessandro Barbonari, con il patrocinio del Comune e la collaborazione delle associazioni locali.
Quest’anno l’iniziativa ha visto anche il coinvolgimento degli alunni delle scuole che gareggeranno con i colori del proprio terziere: Sacrato (giallo oro), Matterella  (azzurro); Borcino (bianco). Giochi previsti oltre al ciuccittu il tiro a lu galle e lancio dell’uovo.
Il programma delle due giornate prevede: Concerto della Banda Furio Miselli; Remo l’antico Musicante; Esibizione canora Bulli e Pupe; Cantori della Valnerina; Esposizione macchine d’epoca Club C.U.A.E;  pesca di beneficenza con ricchi premi; torneo di Pasqua in ricordo degli amici di sempre organizzato da ASD Ferentillo Valnerina. Immancabile la frittata al tartufo  e degustazione di birra artigianale. Info 3286193178.
Nella giornata di Pasqua alle ore 9,30 con partenza piazza vittorio a Precetto,  si potrà partecipare ad una escursione alla rocca di Sacrato (Precetto).
Andiamo ora a conoscere l’antico  territorio evocato dai tre terzieri. A Sacrato, ossia l’odierno Precetto,  appartenevano oltre la rocca la chiesa di Santo Stefano anche tutte le ville e casali  che ricadevano da questa parte del fiume Nera e lungo il fosso di Castellone; Matterella Mater- illae appartenevano l’omonima rocca la collegiata di Santa Maria e tutte le ville attorno; Borcino invece comprendeva oltre l’omonimo monte dove sorgeva un castelliere, l’abbazia di San Pietro in Valle, Macenano, Sambucheto, Terria, Umbriano.
La visita alla rocca di Sacrato è una particolarità del programma che merita seguire e partecipare per riscoprire uno dei luoghi più caratteristici del territorio della Valnerina. Dopo una attenta e accurata riqualificazione e sistemazione da parte di alcuni volontari locali, la cinta urbica mostra le originali caratteristiche architettoniche con i suoi bastioni quadrati, contrafforti, archi e porte e la caratteristica torre pentagonale.
La rocca di Sacrato, come quella di Matterella sorsero attorno alla prima metà del 1100 come baluardo di difesa da parte del ducato di Spoleto dell’ Abbazia e tra la bassa valnerina e la montagna. Un punto strategico di dominio e controllo sul territorio. La rocca di Precetto conserva ancora la merlatura guelfa che la rende ancora più suggestiva. Le rocche con tutti i castelli ville e casareni seguirono sempre le vicende socio politiche del ducato di Spoleto e in seguito della camera apostolica. Furono in possesso di Ugolino Trinci nel 1515 e successivamente della famiglia Cybo con Franceschetto  (appena nominato duca di Spoleto da papa Innocenzo VIII) a seguire Lorenzo e Alberico Cybo Malaspina. Nel 1760 dal cardinale Alderano Cybo passarono ai Benedetti – Montevecchio di Fano; nel 1860 al Principe di Montholon.
Oggi le rocche, dopo varie vicende burocratiche che si sono protratte per anni, sono finalmente di proprietà del  comune di Ferentillo che ha intrapreso una azione di recupero e valorizzazione. Quindi in questo week and pasquale una visita al territorio di  Ferentillo con la sua sfida de’ lu ciuccittu e’ doverosa.
Le attrattive non mancano. Saranno visitabili, ad orario non stop, il cimitero museo delle mummie; si potranno ammirare gli affreschi rinascimentali di Jacopo Siculo Orlando Merlini, i rilievi sulle paraste in pietra delle pareti opera dei mastri lombardi cosi anche la pavimentazione sempre in pietra recanti stemmi delle corporazioni arti e mestieri e blasoni di famiglie nobili del luogo alla collegiata di Santa Maria a Matterella; a Sante Stefano la chiesa di Santo Stefano con le opere rinascimentali in affresco di Perino Cesarei, la grande tela del XVIII secolo di Giuseppe Rosi  e lo stendardo processionale bifacciale del XVIII secolo di Nicolao de Amicis. La particolarità di questa chiesa e  il fonte battesimale in pietra della seconda metà del XVI secolo con lo stemma del Principe Alberico Cybo Malaspina inquartato con quello della consorte  Elisabetta della Rovere.
Altra attrattiva il portale rinascimentale con lo stemma del  Principe Lorenzo. Un tuffo nella storia dello Status Ferentilli Serenissimi Ducis Massae Cybo.

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