TSU, intervista al direttore Nino Marino che ci porta dentro la Stagione del Morlacchi

SOLOMEO – Perugia cassa di risonanza delle voci delle arti che dal Morlacchi si susseguiranno nel corso della Stagione teatrale che inizia il 12 ottobre 2022 con “Ditegli sempre di sì” di Eduardo di Filippo per la regia di Roberto Andò, per concludersi il primo aprile 2023 significativamente con uno spettacolo di danza e vedremo poi perché, “Il mondo altrove” di Nicola Galli creazione coreografica in forma di rituale danzato che celebra il moto di un mondo inesplorato e traccia un percorso ideale tra Occidente e Oriente. La presentazione del cartellone è avvenuta il 31 maggio scorso, come tradizione, a Solomeo, ospitata da Brunello Cucinelli che del TSU è presidente, come testimoniano queste foto di Giancarlo Belfiore. Tra l’altro proprio Cucinelli ha annunciato che a ridosso dell’apertura della Stagione, il Morlacchi resterà aperto così che la comunità possa osservare da vicino le ristrutturazioni e migliorie che sono state apportate in questi mesi e che hanno significativamente inciso sulla fruibilità del teatro.

Iniziamo dai numeri: 22 spettacoli di cui 14 di teatro e con un incremento dello spazio dedicato alla danza, con 8 spettacoli. Saranno 20 le Compagnie protagoniste e di queste 3 internazionali. Ci saranno una anteprima nazionale e una prima italiana; 17 le esclusive regionali; una rassegna dedicata alla nuova danza e due le produzioni dello Stabile.

Nino Marino, direttore del TSU, ci illustra in questa intervista i remi salienti della nuova Stagione.

La filosofia ispiratrice di questa Stagione?

“Lo sorso anno per le note contingenze abbiamo parlato del Morlacchi come di una scatola di tesori nella quale serbare le cose più belle, quest’anno diventa una cassa armonica dalla quale usciranno le arti con i loro diversificati linguaggi, le diverse espressioni culturali per riverberarsi tra le vie, i palazzi, i monumenti, la storia per creare una armonia con Perugia”.

I protagonisti?

“I linguaggi coerenti con il concetto di armonia di cui parlavo prima. C’è la tradizione: è rappresentata dai grandi classici che sono le due nostre produzioni con Leonardo Lidi che mette in scena Il gabbiano, prima tappa di una trilogia su Anton Čechov, e l’Otello di William Shakespeare di Andrea Baracco. C’è la letteratura come nel caso di Roberto Andò e del suo Ferito a morte di Raffaele La Capria, e Cyrano De Bergerac di Edmond Rostand rivisitato da Antonio Cirillo, Racconti disumani di Franz Kafka con Alessandro Gassmann e Giorgio Pasotti. C’è il teatro che viene dall’esperienza del cinema con Paolo Genovese e il suo Perfetti sconosciuti; debutta a Perugia Amanti, primo lavoro teatrale di Ivan Cotroneo, conosciuto per le serie tv come Tutti pazzi per amore, Una mamma imperfetta. C’è la tv stessa con Cetra…una volta di Toni Fornari e Virginia Raffaele con Samusà. Ci sono tre produzioni internazionali, a partire da Aucune idée di Christoph Marthaler, poi il nuovo lavoro The TREE di Carolyn Carlson che sarà presentato in Italia sono a Perugia e Ferrara; infine Io sono il vento, uno spettacolo di tg STAN in fiammingo”.

C’è anche tanta danza rispetto al passato, vero?

“Sì. Lo scorso anno abbiamo sperimentato la rassegna La danza del giovedì e ha avuto un successo enorme, quest’anno con Perché non ballate, saranno protagoniste cinque Compagnie presenti in molti festival ma mai ospitati in teatri di prestigio come il Morlacchi”.

Alla ricerca di tanti pubblici…

“Così come appare nel video di presentazione: in Umbria abbiamo tanti teatri nei centri storici, occorre raccogliere gli input che ci arrivano dall’esterno”.

Il Minotauro di Francois Olislaeger sul manifesto?

“ Una figura mitologica stra-ordinaria che arriva in città, che va “oltre”, come le arti che abitano il teatro. A Città di Castello ci sarà Wonder Woman”.

C’è anche una particolare attenzione verso i non vedenti e ipovedenti. Di che si tratta?
“Per la prima volta abbiamo avviato una collaborazione con il progetto Cultura no limits realizzato dal Centro Diego Fabbri di Forlì che porta l’audiodescrizione a teatro e consente anche alle persone non vedenti e ipovedenti di seguire la messa in scena. Gli spettacoli audiodescritti saranno Ditegli sempre di sì, Otello, Il gabbiano e Pupo di zucchero”.
Ci sono anche nuovi orari d’ingresso a teatro…
“Sì, è un’altra importante novità che attueremo per alcune repliche: l’orario di inizio degli spettacoli del turno del giovedì è stato anticipato alle ore 19.30; il mercoledì e il venerdì gli spettacoli andranno in scena alle 20.45”.

 

Lo spettacolo più spiazzante conoscendo il pubblico di Perugia?

“Aucune idée di Christoph Marthaler. Si tratta davvero di uno spettacolo innovativo, destinato a stupire, di quegli spettacoli che vanno semplicemente vissuti senza la preoccupazione di essere necessariamente capiti in ogni sua parte. Occorre entrare nello spettacolo e lasciarsi trasportare”.

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Grazie a Giancarlo Belfiore che ci ha gentilmente concesso la pubblicazione delle  fotografie sulla serata di presentazione a Solomeo.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.