Umbria Jazz fa le somme sul primo weekend: bilancio migliore del previsto

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PERUGIA – Se sono solo i numeri a contare, Umbria Jazz fa i suoi conti e chiude in bellezza il bilancio del primo weekend. Si è assestata in circa 6.000 biglietti venduti, tra quelli del teatro Morlacchi e dell’arena Santa Giuliana, la somma del primo fine settimana superiore al trend previsto. Queste le stime di Umbria Jazz che in proiezione prevede anche di superare il trend ipotizzato, vale a dire di un bilancio finale di oltre ventiduemila biglietti venduti. Sommate le vendite dei biglietti, tra quelle online e quelle dello sbigliettamento tradizionale, il trend supera gli oltre mille biglietti al giorno a cui naturalmente vanno sommate le prevendite.

Per quel che riguarda invece le preferenze del pubblico di Umbria Jazz, la curiosità e l’appeal dell’attore hollywoodiano Johnny Depp ospite dell’iconico chitarrista Jeff Beck, fanno già registrare il sold out, mentre altro trend positivo è quello che fa registrare Herbie Hancock che a Perugia sembra superare le vendite di Roma dove, all’auditorium, è previsto il concerto il giorno antecedente a quello dell’arena. Sono ancora pochissimi i posti disponibili, stando alle prevendite. Pare insomma che la formula adottata da Umbria Jazz in questo 2022, ancora sotto il segno della pandemia, stia funzionando. L’assenza per le difficoltà sussistenti negli Usa per assicurarsi una libera mobilità a causa delle ristrettezze dovute al Covid, hanno dettato le condizioni per un programma onnicomprensivo dove il pop di Joss Stone interseca il funky dei Funk Off e Mark Lettieri, dove la varietà rirmica sudamericana incontra prima il Brasile di Gilberto Gil e Marisa Monte, poi quella sofisticata cubana di Gonzalo Rubalcaba e Aymé Nuviola e quindi l’incessante carica poliritmica dei Cimafunk, mentre al Morlacchi e alla Gnu si continua a offrire il meglio di un jazz mai fermo su stesso che ne decreta il destino sempre più evidente di musica di ricerca. In via della Viola – Chiostro di San Lorenzo la notte è piccola e il mood ricalca le atmosfere dei migliori club newyorkesi con la resident band di Piero Odorici. Nelle piazze invece continua la festa al ritmo di una intera città in musica.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.