Verso "Trasimeno Prog Festival": intervista al Rovescio della Medaglia

CASTIGLIONE DEL LAGO – Si avvicina a grandi passi Trasimeno Prog Festival, evento dedicato alla musica progressive italiana, che il 21 e 22 agosto vedrà come palcoscenico la Rocca del Leone di Castiglione del Lago. Vivo Umbria inizia da oggi a presentare con le sue interviste i protagonisti: ecco il Rovescio della Medaglia. L’intervista è al suo fondatore, Enzo Vita.

Per coloro che non lo sanno, come nasce il Rovescio della Medaglia?

“Dall’esigenza di essere se stessi, dopo aver imparato molte cover”.

Nel panorama del prog degli anni d’oro avete rappresentato uno stile che si distingueva, con influenze hard in particolare nei primi due album; ce ne vuoi parlare?

“Pensavamo solo a fare quello che ci piaceva fare senza pensare a stili vari, e poi eravamo in quattro quindi per forza di cose ci si esprimeva cosi”.

L’incontro con Bacalov ha contribuito alla stesura del vostro lavoro più conosciuto, “Contaminazione” … cosa ci puoi dire?

“Che grazie a Bacalov che ha gestito tutto il lavoro è riuscito a farmi scoprire nuovi orizzonti del mondo musicale; se a ciò aggiungi la bravura di Pino Ballarini e Stefano Urso ecco cosa ne è venuto fuori”.

A seguito del noto furto subito c’è stato uno stop di molti anni; poi alcuni ritorni … cosa ricordi a questo proposito?

“Il furto ha scosso le fondamenta della band che poi si è sciolta o meglio ognuno è andato per strade diverse; quindi sono rimasto solo a portare avanti questa idea di RDM”.

Negli ultimi anni avete pubblicato un live in Giappone ed il vostro ultimo disco “Tribal domestic” … come nasce?

“Sei anni fa sono andato in Giappone grazie ad Ami e Iaia De Capitani con altri musicisti tra cui Maurizio Meo al basso. Abbiamo registrato il tutto e poi messo sul mercato. Per quanto riguarda Tribal Domestic è nato dopo Microstorie con Roberto Tiranti alla voce, e ho impiegato circa un mese per scriverlo, 10 minuti al giorno perché prendevo spunto dal giorno prima ed è un prog più evoluto”.

Parlaci dell’ultima formazione che stai capitando.

“Grazie al bassista Andrea Castelli siamo riusciti a contattare Nicola Costanti, voce e tastiere; quindi Carmelo Junior Arena, altro tastierista e cantante, Pino Polistena, quale seconda chitarra ed infine il batterista mancino Andrea Bruni. Fatte un po’ di prove abbiamo montato “Contaminazione”, forse l’album più richiesto anche dal pubblico, alcune tracce a “La Bibbia” ed altre di Microstorie”.

Progetti per il futuro, pubblicazioni previste?

“Ho terminato più di un’ora e mezza di musica varia e la devo registrare, penso che il titolo sia “Anima Larga” … Vedremo”.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.