Visioninmusica volta pagina, comincia dal jazz per toccare sette generi diversi

TERNI – Visioninmusica cambia pelle e rispetto allo scorso anno, quando incluse in programma anche alcune proposte ammiccanti al pubblico dei talenti, reindirizza l’attenzione verso l’ampiezza di un programma che include generi molto diversi tra loro, partendo dalla matrice comune del jazz condivisa dalla maggior parte degli artisti. Detto questo, si parte proprio dal jazz, o meglio, dalla voce “scat” (la modalità del canto che segue l’andamento e il fraseggio di uno strumento) di Gegè Telesforo (venerdì 24 gennaio, auditorium Gazzoli) che nel suo nuovo album “Il mondo in testa” traccia un bilancio delle sue esperienze artistico-musicali, narrando in musica l’incontro con tanti personaggi diversi e con numerosi linguaggi “altri” che ne hanno formato anche il suo solido background artistico. L’auditorium Gazzoli che è rimasto l’unico luogo idoneo alla fruizione musicale resta anche la  location abituale dei concerti di Visioninmusica che è riuscita a superare l’impasse dei vincoli di agibilità nel rispetto delle norme di sicurezza che ne minacciavano l’idoneità ad ospitare concerti, ma intanto per questa stagione 2020 di Visioninmusica che avrà inizio il 24 gennaio e si prolungherà fino al 17 aprile, gli ostacoli sembrano superati, prima dell’inizio dei lavori per la  messa a norma dell’auditorium. Come detto, Visioninmusica 2020 si caratterizza per il suo aspetto proteiforme e se a cominciare sarà il jazz vocale, il   secondo appuntamento sarà tutto dominio degli estimatori della musica classica che, con uno dei più celebri virtuosi del pianoforte, seppur molto giovane, Giuseppe Albanese, si inoltrerà in un itinerario che da Tchaikovsky passa a Debussy, sino a Stravinsky e Ravel nella celebrazione della musica ideata per la danza. Scritturato dall’etichetta Deutsche Grammophon, Albanese ha già prodotto alcuni pregevoli album, ma con “Invito alla danza” si proietta in un ambito specialistico che è quello della musica per balletto, trascritta per pianoforte solo. Ancora una decisa virata con il concerto degli Aristocrats (venerdì 21 febbraio) che tornano a Terni dopo il successo di tre anni fa con un concerto che definire fusion è riduttivo, tanti e tali solo le influenze diverse, dal metal all’hard rock, che rendono questa band un riferimento per quanti apprezzano l’incontro tra virtuosismo e improvvisazione. “You know  What… ?”, dal titolo del loro ultimo album, sarà la  proposta che la band riserva anche per Visioninmusica. Dalle atmosfere incandescenti del rock più duro all’intimismo e alla poesia di Pilar, al secolo Ilaria Patassini, che nel suo nuovo album “Luna in Ariete” affronta tematiche forti ma appena sussurate: l’amore, la maternità, problemi sociali e di attualità. Quella di Pilar, tra l’altro, non sarà una performance che si limiterà alla canzone cantata, ma che si articolerà anche in un allestimento scenico minimale che fa da sfondo alle sue narrazioni in musica (venerdì 6 marzo). Si richiamano al “progressive” e declinano il jazz nelle sue varie sfumature, che riporta alla mente il  grande Jean Luc Ponty, il  duo composto dal violoncello di Matthias Bartolomey e il violino e la mandola di Klemens Bittmann che combinano radici classiche e modernità in una sintesi musicale quanto mai attuale anche se eseguita con strumenti antichi (venerdì 20 marzo). Si intitola Sly l’ultimo album dei Reis Demuth Witgen, trio lussemburghese che si è imposto all’attenzione generale nella partnership con il sassofonista americano Joshua Redman. Una collaborazione che lo ha visto protagonista di un lungo tour in lungo e in largo per l’Europa (venerdì 3 aprile). Visioninmusica chiude con un duo di alto rango che viene da Cuba, L’Avana. Di formazione molto diversa l’uno dall’altro, Alfredo Rodriguez e Pedrito Martinez si sono incontrati sulla comune radice ritmica afrocubana e da lì sono partiti per avventurarsi in un dialogo dove si incontrano influenze classiche e folk, pop e jazz. Un dialogo che si trasforma in “duologue”, dal titolo del loro album (venerdì 17 aprile).
Visioninmusica ha tanto altro da offrire agli ascoltatori ternani più o meno giovani: con “scuola 2020” giunta al 25 esimo anno di programmazione proporrà una serie di “lezioni” per alunni e studenti che rafforzeranno la relazione tra giovani e musica. Con Gegè Telesforo (sabato 25 gennaio) verrà affrontato lo specifico argomento del canto scat, mentre Giuseppe Albanese (venerdì 7 febbraio) illustrerà il genere valzer. Sarò poi la volta di Rebel Bit (venerdì 21 febbraio) con la musica vocale a cappella e quindi di Livio Minafra (venerdì 20 marzo) che affronterà i temi della fantasia e della creatività nella musica. A chiudere “Scuola 2020” sarà l’appuntamento al teatro Secci con un progetto musicale della direzione didattica statale Giuseppe Mazzini di Terni (lunedì 20 aprile).
Chiudiamo con il concerto di Natale, organizzato con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Terni e Narni che sarà tributato ai cento anni della nascita di Federico Fellini, sabato 21 dicembre nella chiesa di San Francesco, con la Filarmonica Gioachino Rossini di Pesaro (direttore e sassofono Federico Mondelci).
 

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.