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Il pianoforte romantico di Fabio Afrune a Castiglione del Lago

CASTIGLIONE DEL LAGO – Castiglione del Lago si prepara ad accogliere il giovane e talentuoso pianista perugino Fabio Afrune che si esibirà nell’ambito del Festival di Musica Classica lunedì 1° settembre alle ore 21:15. Afrune, formatosi presso il Conservatorio di Perugia e perfezionatosi al Conservatoire Royal de Bruxelles, vanta una brillante carriera in ambito internazionale. Caratterizzato da una sensibilità interpretativa fuori dal comune e da una notevole versatilità, Afrune si distingue per la sua capacità di spaziare con naturalezza dal grande repertorio classico fino alla musica contemporanea. Il suo interesse per le nuove frontiere musicali si concretizza nell’esecuzione di prime assolute e nella partecipazione a progetti originali, che testimoniano la costante ricerca di un dialogo tra tradizione e innovazione.

Per la serata del Festival di Musica Classica il pianista ha scelto un repertorio ottocentesco che va dalla musica viennese al tardo Romanticismo russo. Il concerto si aprirà con i Momenti musicali di Schubert, miniature poetiche, spesso sottovoce, con una forte connessione al Lied e alla melodia vocale: perfetti esempi della poetica del frammento romantico. I Moments musicaux D. 780 di Franz Schubert sono una raccolta di sei pezzi per pianoforte solo, composti tra il 1823 e il 1828, e pubblicati postumi nel 1828. Sono tra le opere pianistiche più amate del compositore austriaco unendo semplicità formale, ricchezza melodica e profondità emotiva. Il titolo francese “Moments musicaux” era piuttosto comune nel primo Ottocento, e indica dei brevi pezzi di carattere, ciascuno con una propria atmosfera emotiva. Anche se brevi, questi pezzi condensano intense emozioni e raffinato lavoro armonico, spesso con un andamento lirico o danzante. Con lo stesso titolo Afrune affronta poi i Momenti musicali Op. 16 di Sergej Rachmaninov, visioni pianistiche più monumentali, con una tavolozza espressiva che spazia dalla tenerezza estrema alla furia titanica. Ogni pezzo è una scena emotiva a sé. Sono una sorta di vetrina tecnica ed espressiva, dove ogni pezzo esplora un differente carattere pianistico, quasi come un omaggio alle forme classiche (étude, barcarola, marcia, etc.), ma filtrate dalla poetica romantica e dal virtuosismo tipico del tardo Ottocento russo.

Il concerto si concluderà con il celebre valzer “Sul bel Danubio blu” (An der schönen blauen Donau), una delle composizioni più iconiche della musica classica viennese. Johann Strauss II, noto anche come il “re del valzer”, scrisse questa composizione nel 1866, poco dopo la sconfitta dell’Impero austriaco nella guerra contro la Prussia. In quel periodo, Vienna aveva bisogno di risollevarsi moralmente, e la musica di Strauss fu parte di quella rinascita culturale. Il brano fu commissionato inizialmente come valzer corale per l’Associazione dei cantori maschili di Vienna (Wiener Männergesang-Verein), su un testo satirico di Franz von Gernerth. Tuttavia divenne celebre solo nella sua versione strumentale, presentata nel 1867 durante l’Esposizione Universale di Parigi, dove riscosse un successo internazionale. In quest’occasione Afrune presenterà “Sul bel Danubio blu” nell’arrangiamento dello stesso pianista, elaborato in occasione del duecentesimo dalla nascita del compositore viennese.

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