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La Marcia delle bambine e dei bambini per la Pace

BASTIA UMBRA – Sorrisi, cartelloni colorati, bandiere arcobaleno e tanti occhi pieni di speranza. Domenica 12 ottobre 2025 non è stata una domenica qualunque. Fin dal primo mattino piazza Mazzini ha cominciato a trasformarsi: bambine e bambini provenienti da scuole di tutta Italia si sono incontrati per vivere insieme l’esperienza straordinaria della prima Marcia delle Bambine e dei Bambini per la Pace.

Un evento semplice nella forma, ma profondo nel significato, perché, quando sono i più piccoli a marciare per la pace, ogni passo vale doppio e ogni voce che chiede un mondo migliore ha la forza di un seme che germoglierà nel futuro. E proprio questo è stato il cuore della giornata: un passo dopo l’altro, un seme dopo l’altro, migliaia di bambini hanno simbolicamente preso per mano il mondo intero, dicendogli: “Vogliamo crescere nella pace, e con la pace”.

 

 

L’accoglienza in piazza ha dato inizio a una festa fatta di relazioni, di emozione condivisa, di piccoli gesti. Più di 3000 persone tra insegnanti, dirigenti scolastici, genitori, educatori e, soprattutto, bambini. Alcuni si tenevano per mano, altri cantavano, altri ancora tenevano con orgoglio il proprio messaggio di pace, con l’entusiasmo di chi sa che sta partecipando a qualcosa di grande.

Dal palco le parole ufficiali, con i saluti di Flavio Lotti, del sindaco Erigo Pecci, e della figura chiave della Rete Nazionale delle Scuole di Pace, Fabiana Cruciani: parole importanti, piene di riconoscenza verso chi ha reso possibile la giornata, ma anche colme di responsabilità verso il futuro. A queste si sono aggiunte le parole di Padre Enzo Fortunato, portavoce del messaggio di Papa Francesco, che ha voluto con forza che i bambini avessero un ruolo attivo nel costruire un mondo diverso. E poi, quelle più leggere ma altrettanto profonde, della cantautrice Erica Boschiero, che ha regalato ai presenti una colonna sonora fatta di poesia e impegno. Il momento più commovente è arrivato quando a parlare sono stati loro: i bambini. Senza retorica, senza paura, hanno raccontato i loro sogni di pace, le speranze. Hanno chiesto un mondo senza guerra, con amicizia fra i popoli, un mondo dove anche i più piccoli possano essere ascoltati. E come piccoli cori di luce, si sono poi esibiti il Coro Aurora di Bastia Umbra e i Cantores Vallentos dalla Colombia, dimostrando che la musica, come la pace, non ha confini.

Subito dopo è avvenuto uno dei gesti simbolici più belli della giornata: la distribuzione dei Semini di Pace. Ogni bambina e ogni bambino ne ha ricevuto uno. Quel seme è una promessa, un impegno a prendersi cura di sé, degli altri, del pianeta. A portarlo a casa, a piantarlo, a ricordarsi ogni giorno che la pace si costruisce un po’ alla volta, con gesti quotidiani.

Il fiume pacifico di bambini e bambine ha poi cominciato a camminare verso Santa Maria degli Angeli, con quella felicità contagiosa che comincia in piccolo e poi si allarga, come un’onda. Scuole da tutta Italia hanno partecipato e reso possibile questa giornata, tra cui: la Direzione Didattica “Don Bosco” di Bastia Umbra, la Direzione Didattica “A. Moro” di Gubbio 2, e gli Istituti Comprensivi di Perugia 8, Via Gentile 40 Roma, Matelica, Cassino 3, Udine 1, Caldarola, Gualdo Tadino.

 

 

Questa Marcia è nata come seguito naturale della Giornata Mondiale dei Bambini, voluta da Papa Francesco il 25-26 maggio 2024, quando allo Stadio Olimpico di Roma ha lanciato un’idea semplice ma rivoluzionaria: creare un Movimento globale dei Bambini per la Pace. Le sue parole, risuonate anche a Bastia Umbra, ci ricordano cosa c’è in gioco: “Vogliamo costruire un mondo di pace, dove siamo tutti fratelli. Un mondo che ha un futuro, perché vogliamo prenderci cura dell’ambiente che ci circonda.” La prima Marcia delle Bambine e dei Bambini per la Pace è stata la prima risposta concreta a questo appello. Un seme piantato nel terreno fertile dell’educazione, da cui potranno nascere alberi di consapevolezza, responsabilità e speranza. La scuola di pace non è uno slogan, ma una scelta pedagogica concreta, un progetto orientato a formare i costruttori di un futuro di pace.

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