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Mountain Echoes: le sculture sonore che raccontano la Valtellina dal 23 gennaio 2026

L’inaugurazione di Mountain Echoes il 23 e 24 gennaio 2026 in Valtellina

Mountain Echoes, un progetto artistico innovativo dell’artista multidisciplinare Yuval Avital, prende vita nella cornice suggestiva della Valtellina con una inaugurazione prevista per il 23 e 24 gennaio 2026. Questa installazione unica nel suo genere sintetizza l’essenza del territorio valtellinese attraverso un excursus sonoro e visivo che coinvolge natura, artigianato e voci della popolazione locale.

Un’indagine sonora del territorio

Il percorso creativo di Avital è stato fondato su una ricerca sul campo durata diversi mesi, durante i quali l’artista ha registrato centinaia di suoni nella Valtellina. Dotato di microfoni, videocamera e macchina fotografica, ha catturato i rumori della natura – dagli ambienti montani agli spazi urbani – le attività artigianali e produttive, oltre alle conversazioni e racconti degli abitanti di ogni età e mestiere. Il risultato è la costruzione di tre sculture antropomorfe di grande formato, ciascuna dotata di altoparlanti che restituiscono un complesso arazzo polifonico di suoni ambientali, musiche e voci registrate.

Le sculture sonore, oltre a essere opere d’arte pubbliche e immersive, sono supportate da mostre multimediali che documentano e raccontano il processo di ricerca e la genesi dell’opera. In questo modo, avvicinano il visitatore alla pluralità culturale e paesaggistica della Valtellina, facendo risuonare il territorio in un’esperienza emotiva e sensoriale intensa.

Un viaggio culturale attraverso la Valtellina

L’installazione si articola in un percorso diffuso che attraversa i comuni di Sondrio, Tirano e Bormio, attraversando così sia il cuore della valle che le sue zone più alte e suggestive. L’opera diventa così anche un’occasione per rivivere e riscoprire architetture, paesaggi e atmosfere diverse, collegate da un filo sonoro che enfatizza la biodiversità e la ricchezza antropologica del territorio.

Il progetto è stato selezionato da Regione Lombardia nell’ambito dei Giochi della Cultura ed è parte integrante del programma Cultural Olympiad di Fondazione Milano Cortina 2026. Le sculture, oltre ad animare la Valtellina durante i mesi invernali, entreranno a far parte del patrimonio culturale dei Giochi Olimpici, lasciando un segno permanente che testimonia il rapporto profondo tra arte, memoria e territorio alpino.

Una prospettiva futura: Mountain Echoes a Milano

Dopo la presentazione valtellinese, è prevista in primavera la trasposizione dell’intera installazione a Milano, ampliando così l’eco del progetto artistico. Questo passaggio in città offrirà una nuova prospettiva ad un’opera nata nei monti, consentendo a un pubblico più ampio di confrontarsi con un’esperienza sonora e visiva innovativa, capace di portare la montagna dentro gli spazi urbani.

Mountain Echoes si configura infatti come un ponte culturale tra natura e società, tradizione e contemporaneità, concretizzandosi come un modello esemplare di arte partecipativa e site-specific che interroga il valore della memoria collettiva e dell’identità territoriale attraverso linguaggi multimediali.

Informazioni e approfondimenti

Per conoscere più nel dettaglio l’opera, le attività correlate e scoprire immagini e video sono disponibili materiali e risorse presso il sito ufficiale dell’iniziativa, che offre anche una visione dei retroscena della ricerca artistica e dei momenti più significativi del progetto.

Mountain Echoes promette di essere non solo un evento artistico, ma un’esperienza immersiva e multisensoriale in grado di valorizzare l’identità profonda della Valtellina e di celebrare il potere rigenerativo della cultura nelle montagne lombarde.

www.mountainechoes.it

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