A Visioninmusica Kinga Glyk autentica talentuosa del basso elettrico

TERNI – Ieri sera all’Anfiteatro Fausto c’è stata la seconda serata dell’edizione estiva di Visioninmusica. Ha aperto Calla MC accompagnato dalla sua formazione offrendo uno spaccato di rap old school che spazia tra testi in italiano e inglese. Sette pezzi intensi a cui è seguito il concerto di Kinga Glyk.

Kinga Glyk è una scoperta e una promessa. L’esibizione della giovane bassista polacca ieri sera è stata un’immersione nella potenza del groove che lei sa perfettamente tradurre tra forza e delicatezza.

Glyk arriva sul palco da sola, vestita di bianco e per prima cosa parla al pubblico, promettendo una performance co creata: “We are family” dice chiaramente. Si siede e attacca con un pezzo malinconico e soffuso, Dear Ukraine che è un riuscito erede della tradizione grunge dove riecheggia chiara quella lezione. Poi salgono anche i suoi musicisti, Arek Grygo alla tastiera, Michal Jakubczak all’altra tastiera e Michal Dabrowka alla batteria. Ed è qui che comincia la magia. La Glyk è una virtuosa del basso che sa spingere coraggiosamente e a cui affida tutta la sua storia. Esplora sonorità con dedizione, curiosità e maestria, dando vita a un energico equilibrio musicale. Tra un pezzo e l’altro di Feelings, suo ultimo album, si racconta, con una punta di timidezza, canta quasi scusandosi perché la voce non è il suo strumento. Lo scambio col pubblico è continuo, c’è una sintonia che lei sa coltivare e indirizzare tra parole e note. Il basso con questa giovane musicista, raggiunge livelli di bellezza che possiedono il pubblico in perfetta armonia tra potenza e leggerezza, esplorando ogni possibilità espressiva dello strumento.

E c’è la passione, tutta, che è una passione che affonda le sue radici nella famiglia, col padre musicista e il fratello, ingegnere del suono, che la segue in tutti i suoi concerti. Questo non è solo un concerto, è la storia di una vita, di un’umanità che il pubblico accoglie e apprezza durante i numerosi scambi.

La scoperta di questa bassista, così spontanea e innegabilmente talentuosa, ha il sapore delle grandi scoperte, di quella musica che una volta conosciuta non se ne può più fare a meno.

La promessa, è quella di rivederla presto.

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