Anche un po' di Francia per festeggiare i dieci anni di Caos con l'opera di Camille Beauplan

TERNI – Ci sarà anche un po’ di Francia alla tre giorni dedicata ai 10 anni di vita del Caos – Centro arti opificio Siri di Terni, che è in programma dal 28 novembre al 1 dicembre. L’appuntamento “Dieci anni di Caos” è organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Terni con la Direzione istruzione e cultura.
 
Al museo Aurelio De Felice sabato 30 novembre alle ore 18 (sala 5) sarà presentata l’opera di Camille Beauplan “Dipingere il vuoto tra umani e oggetti”, a cura di Chiara Ronchini.
 
L’opera di Beauplan, nella scorsa primavera, è stata oggetto della residenza artistica realizzata in occasione di GemellArte, il festival internazionale di arte contemporanea, un progetto della casa editrice Gn Media, patrocinato dall’Ambasciata francese in Italia, dalla Regione Umbria, dal Comune di Saint Ouen, dal Comune di Terni, dalla Camera di Commercio di Terni, dalla Pro loco di Marmore e da Confcommercio Umbria, sede territoriale di Terni.
 
Il festival, unico in Italia, ha fatto rivivere il gemellaggio culturale che lega Terni e Saint Ouen, alle porte di Parigi, fin dal 1961 e ha come obiettivo quello di indagare su altri legami che hanno le città italiane e quelle del resto d’Europa.
 
Il lavoro di Camille Beauplan “Dipingere il vuoto tra umani e oggetti Saint-Ouen” raffigura un parco immaginario per bambini, realizzato mettendo insieme una serie di immagini di giochi e strutture motorie di Terni, prese dalla street view di Google e scattate per le vie della città, e ponendole a confronto con quelle di Saint-Ouen.
 
“L’opera di Camille Beauplan – spiega la curatrice Chiara Ronchini – è uno sguardo volto su una parte della nostra città con gli occhi curiosi di chi viene da fuori. L’opera, in parte fedele alla realtà e in parte affidata all’immaginazione, è una particolare raffigurazione di un nostro parco. L’importanza di questo lavoro è nella sua bellezza estetica e nella sua bellezza significativa ma soprattutto è la riflessione a cui ci lascia che rende questa opera non solo un dipinto ma una superficie pensante. Avere ospitato qui con noi l’artista per dieci giorni nello scorso mese di maggio, aver lavorato con lei, averle presentato la nostra città, raccontato la nostra storia, le nostre abitudini, è stato il lavoro più bello. Durante la residenza abbiamo fatto conoscere Terni a Camille ma nello stesso tempo anche noi abbiamo avuto possibilità di guardare bene quello che ci circonda tutti i giorni, riscoprendo in modo diverso la bellezza che c’è, grazie all’arte. Camille, dopo la nostra residenza, ha presentato una serie di mostre e ha avuto molti successi e questo ci rende felici. Presto tornerà a Terni per una personale tutta sua. Grazie a GemellArte, Terni si arricchisce di un’opera di una giovane artista francese che può essere ammirata ogni volta che si desidera e una piccola parte di Terni farà sempre parte di questa artista che in futuro, con la sua arte, girerà il mondo e ci porterà sempre con lei. Questo è il potere dell’arte”.
 
 
 
 
CAMILLE  BEAUPLAN
 
Nata nel 1984, Camille Beauplan si è laureata alla Scuola di Belle Arti di Bordeaux e ha conseguito un Master 2 in Estetica dell’arte. Parallelamente alla sua ricerca, ha anche ottenuto il Capes – Certificato di abilitazione all’insegnamento secondario delle arti applicate. Nei suoi anni di studio si è dedicata alla pittura, rappresentando prodotti culturali di massa deviati dal loro uso originale in scene ispirate alla Pop Art, all’estetica kitsch e alla fantascienza. Oggi preferisce utilizzare oggetti naturali o tecnici trovati nel suo ambiente per realizzare studi che possono assumere varie forme: disegni, sculture, installazioni, video, a metà strada tra Arte povera e Romanticismo, sublimando le proprietà plastiche dei materiali comuni o poveri, e il loro aspetto quasi rituale suggerisce un rapporto con il mondo intriso di misticismo. Nel 2018 ha esposto all’Assaut de la Menuiserie di Saint-Etienne, a la Galerie Plateforme di Parigi ed ha allestito una personale à L’Openbach di Parigi e alla Galerie 5un7 di Bordeaux.
 
 

Redazione Vivo Umbria: