Arpa Umbria, le buone pratiche per consumare meno energia

PERUGIA –  In un periodo critico come questo, con l’inverno alle porte, la crisi energetica, i rincari sulle bollette e decenni di problematiche ambientali sottovalutate che hanno portato il cambiamento climatico ad essere una realtà che minaccia ormai prepotentemente la vita di tutti noi, è facile sentirsi impotenti e privi di strumenti per contrastare quanto sta accadendo.

Se da un lato questo è reale, dall’altro è altrettanto vero che esistono numerose azioni che possiamo mettere in campo per rendere più sostenibile il nostro impatto sul pianeta risparmiando nello stesso tempo sui costi.

Nessuna soluzione miracolosa ovvio, ma una serie di buone pratiche da attuare nelle nostre case per  consumare meno energia, mantenendo inalterato il benessere e la qualità della vita, facendo del bene ai propri risparmi e all’ambiente.

 

 

Si è parlato proprio di questo alla biblioteca San Matteo degli Armeni durante l’incontro di mercoledì 26 ottobre sul risparmio energetico domestico, con Maurizio Zara, presidente di Legambiente Umbria e Paolo Stranieri, responsabile economia circolare e progetti di Arpa Umbria.

Il primo di una serie di incontri promossi da Arpa Umbra in vista dell’imminente ritorno di “Fa’ la cosa giusta”, fiera del consumo consapevole e degli stili di vita sostenibili, di cui Arpa è partner scientifico,  che si svolgerà dal 18 al 20 novembre ad Umbrafiere di Bastia Umbra.

 

I cambiamenti climatici – esordisce Zara – sono fondamentalmente dovuti al fatto che abbiamo consumato nell’ultimo secolo enormi quantità di combustibili fossili che hanno determinato l’emissione di sostanze che hanno modificato il clima del globo terrestre in un tempo estremamente breve e sono paradigmatici alla situazione pandemica” nel senso che “dobbiamo adattarci ad una situazione che è cambiata irrimediabilmente già adesso ma anche cercare di affinare metodi e pratiche per ridurre il più possibile questo fenomeno. Una delle cose su cui dobbiamo inevitabilmente reagire, partendo da quello che ci è più prossimo, è il discorso del risparmio energetico”.

 

Durante l’incontro sono state proposte molte di queste piccole e grandi soluzioni.

Intanto è possibile consumare meno energia anche solo cambiando alcuni comportamenti che sembrano scontati come ad esempio abbassare la temperatura dei termosifoni d’inverno, che non significa soffrire il freddo, o impostare su valori più bassi la temperatura di riscaldamento dell’acqua, che non significa docce fredde.

Ci sono i cambiamenti più semplici come l’utilizzo delle lampade a led che consumano meno dando la stessa resa di illuminazione o l’utilizzo di supporti portalampada con ad esempio superfici riflettenti che indirizzano correttamente il flusso luminoso verso la zona da illuminare con un aumento dell’efficienza delle lampade anche del 50%.

Aiuta a ridurre i consumi anche mantenere puliti i radiatori del condensatore del frigorifero che va posizionato lontano da fonti di calore ad almeno 10 cm dalle pareti e l’installazione degli aereatori da mettere sui rubinetti o sul soffione della doccia che, attraverso l’aria, rompono il flusso dell’acqua. Ciò permette di consumare meno questa preziosa risorsa ed impiegare minor energia nello scaldarla.

Ancora troppo spesso inoltre, si presta poca attenzione al dispendio energetico provocato dei dispositivi in stand-by come caricabatterie o televisori che in una casa può essere tra i 20 e i 100 W. Considerato come 20 W di consumo costante sono circa 175 kWh all’anno, ossia quanto un moderno frigo di classe A+ si capisce quanto questo possa incidere sulla bolletta. Allo stesso modo, tutti gli apparecchi che per funzionare utilizzano un trasformatore anche se non hanno una spia luminosa che ne indica l’accensione, se lasciati attaccati alla presa consumano corrente. E’ il caso di stampanti o computer che conviene sempre spegnere completamente per non determinare piccoli ma continui assorbimenti di elettricità.

Ci sono poi investimenti più importanti da poter fare sul lungo termine come dotarsi di elettrodomestici nuovi di classi energetiche elevate, sostituire le vecchie caldaie con le moderne pompe di calore o con quelle a condensazione, controllare la tenuta dei serramenti per evitare dispersioni sia di caldo sia di freddo o cambiare le piastre a gas con quelle elettriche, fino all’utilizzo di impianti fotovoltaici domestici, anche da balcone, che permettono di coprire alcuni dei consumi di base di una casa.

 

In ogni caso, grandi o piccoli, dispendiosi o meno che siano i cambiamenti, abituati come siamo a premere un tasto e vederci arrivare la luce o girare una manopola per far accendere un fuoco, la parola d’ordine del futuro dovrà per forza di cose essere “consapevolezza”.

Essere consapevoli del fatto che consumare energia comporta un costo ambientale ed economico importante è il primo passo. Esserlo di quanta energia consumiamo e di quanta ce ne occorre per vivere serenamente, per poter attuare poi, ognuno in base alle proprie possibilità le giuste strategie di adattamento e miglioramento, sarà poi il percorso da percorrere.

 

 

Alcune delle buone pratiche citate sono tratte da: “Risparmio Energetico, Il momento è ora”, pubblicazione realizzata nell’ambito di Altotevere Energia Sostenibile da Karl-Ludwig Schibel e Maurizio Zara di Agenzia Utopie Concrete.

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