Cesi porta dell’Umbria, venti milioni di euro per valorizzare e rilanciare il piccolo borgo

TERNI – Cesi porta dell’Umbria. Cesi porta dell’Umbria, venti milioni di euro per valorizzare e rilanciare il piccolo borgoCesi porta dell’Umbria, venti milioni di euro per valorizzare e rilanciare il piccolo borgo“Immaginate il borgo di Cesi come una porta: una porta sulla montagna e sulla natura selvatica, una porta sulla storia, anche quella più remota, una porta su uno stile di vita verso il quale in molti vorremmo dirigerci.

Cesi oggi è una porta chiusa. Con questo progetto proviamo a riaprirla.”

 

STORIA E LOCAZIONE DEL BORGO

Ti ergi fiero, sullo scoglio a piramide, è Eolo che ti sorregge, incastonato nel suo cuore!! […]” decanta lo scrittore Frumenzio in un passo della sua poesia A Cesi.

Cesi è quella pennellata di case in pietra incastonate tra i boschi del Monte Eolo e del monte Torre Maggiore. È il benvenuto a chi da Roma entra a Terni e il saluto a chi da qui parte.

Il fascino di Cesi è dato dal suo inscindibile legame con la natura, con la montagna a cui le case, le persone e le tradizioni del posto si intrecciano da tremila anni. Un patto di fiducia tra uomo e natura che è rimasto quasi immutato, perché in effetti il territorio di Cesi, con una superficie di circa 1.451 mq nel settore meridionale dei Monti Martani, rappresenta un patrimonio scientifico, naturalistico, sociale e culturale di altissimo valore. Con i suoi 440 metri di altitudine, offre un’affascinante vista panoramica della piana ternana.

 

Eppure, a volte la bellezza non basta. Le sempre più stringenti esigenze di modernizzazione e di sostenibilità hanno sicuramente giocato il loro ruolo importante nello spopolamento dei borghi italiani. Negli ultimi vent’anni la percentuale di residenti a Cesi è diminuita del 20% con un abitante su 5 che supera i 75 anni di età.

 

 

IL PNRR PNRR M1C3 – INTERVENTO 2.1 – ATTRATTIVITÀ DEI BORGHI STORICI

Il progetto di riqualificazione urbana e culturale di Cesi si muove dall’aggiudicazione di 20 milioni di euro assegnati a ciascuno dei 21 Comuni in tutta Italia dal Ministero della Cultura, tramite il PNRR M1C3 – Intervento 2.1 – Attrattività dei borghi storici.

In Umbria, tra i 38 borghi candidati, il progetto predisposto dal Comune di Terni per Cesi è stato quello che ha superato la prova finale in sede di Giunta Regionale, per poter poi essere sottoposto al vaglio della Commissione del Ministero della Cultura.

 

IL PROGETTO

Nel progetto presentato dal Comune di Terni (si tratta di uno dei più rilevanti finora messi in campo) si parte da alcune considerazioni: la crescente riduzione della potenziale forza lavoro a causa del rapido spopolamento del borgo, la posizione naturalmente strategica di Cesi che la pone a soli 9 chilometri dal grande centro urbano ternano e vicinissima ai principali snodi stradali e, non da meno, la rete di associazioni dei residenti, una costante all’interno un territorio come questo che riconosce l’importanza della tradizione.

I fattori di debolezza e i punti di forza rappresentano una scommessa per il futuro di Cesi che necessita di essere considerata un borgo-territorio, includendo quindi sia la comunità che il territorio, con la sua montagna e il suo importantissimo valore paesaggistico.

 

Queste sono le basi da cui partire per un obiettivo chiaro, che si riassume puntualmente nello slogan del progetto: “Cesi porta dell’Umbria”. Una porta d’accesso di tutta l’Umbria centrale attraverso i Monti Martani e la Valnerina grazie al turismo, agli sport outdoor, al suo patrimonio culturale dato dalle tradizioni, dall’archeologia, dalle storie di chi qui vi ha vissuto o da chi qui è passato.

Una serie di investimenti che avranno come obiettivo quello di creare nuove opportunità di lavoro grazie alle figure professionali richieste dal programma di interventi previsti, con una particolare attenzione alle fasce di età più giovani: guide escursionistiche, archeologi, tecnici informatici, receptionist, esperti di incoming, fisioterapisti, operatori socio-sanitari, assistenti sociali e ancora tante altre.

 

 

IL PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Le operazioni previste si occuperanno in maniera capillare dei quattro principali temi di intervento.

In ambito turistico si punterà alla creazione di nuove strutture, come gli hub per i servizi degli sport outdoor, o quelle dedicate all’accoglienza dei turisti (nel progetto si parla di “ricettività diffusa”, con Ostello, bike resort e Casa delle Guide), alle collaborazioni con le realtà imprenditoriali locali (quelle, ad esempio, della Cascata delle Marmore, del Parco archeologico di Carsulae).

Deriva quindi, che sia il settore occupazionale e demografico del territorio avranno i loro vantaggi. La creazione di nuovi posti di lavoro, il potenziamento del patrimonio immobiliare, grazie anche al recupero e all’efficientamento energetico di edifici storici abbandonati (il teatro di Sant’Andrea, l’auditorium di Sant’Angelo, il museo parrocchiale, Palazzo Stocchi con la grotta Eolia e l’ex cinema parrocchiale), e l’incremento dei servizi di carattere commerciale si spera diano i loro frutti in termini di reinsediamento abitativo.

Per ciò che riguarda la cultura si punta alla valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale, archeologico e culturale, attraverso il restauro delle mura e delle torri medievali, degli ex conventi Peticca e Sant’Onofrio, il teatro a Sant’Andrea e il vecchio cinema parrocchiale. Saranno inaugurati percorsi multimediali, nuove stagioni di eventi all’aperto, seminari e giornate di studio dedicate all’archeologia, all’ambiente e agli sport outdoor, coinvolgendo anche gli anziani, quel preziosissimo bene culturale essenziale ai fini della conservazione delle tradizioni.

Giocherà un ruolo importante anche il consolidamento della connettività tramite l’installazione di punti di accesso all’edificio e di una terminazione di rete in fibra ottica per ogni unità abitativa e la realizzazione di hotspot dai quali accedere a Internet, tramite Wi-Fi, sfruttando una rete locale senza fili (WLAN).

 

In tutto 45 gli interventi previsti: 20 su immobili ed infrastrutture di proprietà del Comune e 25 realizzati in partenariato.

Nella pagina Facebook dedicata a Cesi porta dell’Umbria, oltre alle suggestive immagini del borgo, troviamo già i disegni dei progetti che verranno realizzati.

 

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