CESI (TERNI) – È iniziata martedì 15 luglio a Cesi la quattro giorni di incontri, laboratori ed esperienze sul campo del progetto “PAZ /// esperienza Cesi. La Comunità tra pensiero e azione”, un’iniziativa che punta a riscrivere l’identità del borgo come meta turistica e residenziale di qualità.
L’inaugurazione è stata un vero e proprio viaggio nell’antropologia dei territori, guidato da uno dei massimi interpreti di questo approccio: Franco Arminio, poeta e “paesologo”, ha condotto studenti e partecipanti in una passeggiata etnografica tra le strade di Cesi, invitandoli a guardare, ascoltare e documentare la vita del borgo. “Rigenerare i borghi significa rigenerare l’Italia. I paesi sono una riserva di comunità”, ha sottolineato Arminio, che da anni invita a riscoprire la dimensione intima e sacra dei piccoli centri.
Il laboratorio come campo di lavoro sul territorio
La giornata inaugurale è iniziata con i saluti di Francesco Maria Giuli di Utilità Manifesta, l’associazione che ha ideato e promosso il progetto. Presenti anche gli studenti dell’Università degli Studi di Perugia e dell’Università Sapienza di Roma, protagonisti attivi di un percorso formativo sul campo.
Nel corso della giornata, gli studenti hanno ricevuto un “taccuino etnografico” – strumento per raccogliere appunti, schizzi, interviste, fotografie e registrazioni – utile a costruire una documentazione che diventerà la base per realizzare nuove soluzioni concrete: dall’identità visiva del borgo alla segnaletica, fino a prodotti di design urbano come panchine o pensiline.
Una metodologia di osservazione partecipata
La passeggiata etnografica ha guidato i partecipanti a esplorare il paese attraverso i sensi e l’incontro con gli abitanti, con domande e spunti di osservazione mirati. I materiali raccolti saranno organizzati secondo matrici simboliche – Acqua, Terra, Fuoco, Aria – per restituire una narrazione organica del territorio: dalle relazioni umane alle storie dei luoghi, dai segni della natura ai riti comunitari.
“Camminare in un paese e guardarlo è un gesto lirico e politico – ha detto Arminio –. Significa contemplare quello che c’è, ma anche immaginare cosa può diventare. Un paese più è piccolo, più è grande. E senza lo sguardo dei giovani, i paesi non hanno futuro”.
Un programma tra cultura, marketing e design
Il campus progettuale proseguirà fino al 18 luglio con laboratori e workshop guidati da esperti di diversi settori: antropologia culturale, design per il sociale, paesaggi culturali, marketing strategico e comunicazione visiva.
Il 17 luglio sarà la volta di Alessandro Ubertis, presidente di Unicom – Unione Nazionale Imprese di Comunicazione – che dialogherà con amministratori locali, stakeholder e imprese su come la comunicazione e il brand design possono diventare motori di sviluppo per i territori.
Non mancano incursioni nell’archeologia e nella storia locale, come la visita agli scavi della città romana di Carsulae, e momenti di storytelling e multimedial design. Ogni attività mira a costruire una nuova reputazione per Cesi come “Porta dell’Umbria”, valorizzandone la vocazione all’outdoor – speleologia, trekking, arrampicata – e l’autenticità della vita di borgo.
Un progetto pilota per la rigenerazione
“PAZ /// esperienza Cesi” è parte del più ampio “Cesi 2026 – Porta dell’Umbria, porta delle meraviglie”, l’unico progetto in Umbria finanziato con il Bando Borghi – Linea A del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’obiettivo è ridisegnare i centri storici come luoghi del buon vivere, ripensando spazi, relazioni e identità.
A completare l’esperienza, per tutto il mese di luglio è visitabile la mostra fotografica diffusa “Sergio Coppi fotografo ambulante”, dedicata a uno sguardo autentico sul territorio umbro: 173 scatti esposti in tre sedi – la Chiesa di Sant’Angelo di Cesi, Palazzo Carrara e la Biblioteca Comunale di Terni – raccontano la visione intima di Coppi, scomparso dieci anni fa.
L’iniziativa è patrocinata da AIAP (Associazione Italiana Design della Comunicazione Visiva) e Confartigianato Imprese Terni, e ospitata nella Chiesa di Sant’Angelo e nello storico Palazzo Contelori, cuore del borgo.
Per informazioni dettagliate e il programma completo: www.p-az.it/programma