De André canta De André al Lyrick

ASSISI – “Con questo tour voglio risvegliare le coscienze. Mio padre diceva che noi cantanti portiamo un messaggio e in questo non posso che appoggiarlo”.

La locandina del concerto al Lyrick di Assisi

E’ Cristano De André a spiegare il perché di questo tour “Storia di un impiegato” porta anche al Teatro Lyrick di Assisi martedì 14 maggio (ore 21) il concept album di Faber riarrangiato in chiave rock. Lo spettacolo, affiancato anche da altri celebri brani con al centro il tema della lotta per i diritti, è pieno di soprese, dai visual fino alle luci. Questo è un appuntamento targato Associazione Moon in June di Patrizia Marcagnani che con una serie di concerti, di recente si è svolto a Perugia il live di Massimo Zamboni, si avvicina così al tradizionale e suggestivo festival Moon in June all’Isola Polvese  che quest’anno si terrà da 21 al 23 giugno
Il tour “Storia di un impiegato” Di Cristiano De André, ispirato al celebre concept album di Faber, torna così a smuovere le coscienze a 50 anni dalle rivolte sociali del 1968 e a vent’anni dalla scomparsa del suo autore. Il tour, iniziato a novembre 2018, sta ricevendo ottimo riscontro da parte di pubblico e critica, registrando sold out nei teatri d’Italia. 
La scaletta
“Cristiano De André – Storia di un Impiegato” lo storico disco arrangiato come una vera e propria opera rock, è affiancato da altri celebri brani come “Fiume Sand Creek” e “Don Raffaè”, che hanno affrontato il tema della lotta per i diritti, e altre perle, come “Il pescatore”, contenute nei progetti discografici di grande successo “De André canta De André – Vol. 1” (2009), “De André canta De André – Vol. 2” (2010) e “De André canta De André – Vol. 3” (2017). La regia dello spettacolo, curata da Roberta Lena, è piena di soprese, dai visual, alle luci.
Cristiano De André sul palco è accompagnato da Osvaldo Di Dio, Davide Pezzin, Davide Devito e Riccardo Di Paola.
Cristiano De André ha riletto il disco del 1973, un concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di un comune impiegato degli anni ’70, animato dal ricordo della rivolta collettiva del Maggio francese del 1968. Il Sessantotto non fu tanto una rivoluzione politica, quanto sociale e culturale: anni di “lotta dura, senza paura”, come recitava uno dei tanti slogan, ma anche uno spartiacque tra passato e futuro.
Cristiano ha fortemente voluto portare in scena quest’opera a partire dalla fine del 2018, nel cinquantesimo anniversario del ’68. Arrangiare “Storia di un impiegato” ha significato per Cristiano De André riportare in auge i figli della rivoluzione pacifista: l’utopia, l’anarchia, il sogno contrapposti a potere, paura, egoismo.
Racconta Cristiano De André: “Dopo che avevo arrangiato l’ultimo concerto del 1998, Fabrizio mi chiese di portare avanti il suo messaggio e la sua memoria. Mi è parsa una bella cosa proseguire il suo lavoro caratterizzando l’eredità artistica con nuovi arrangiamenti, che possano esprimere la mia personalità musicale e allo stesso tempo donino un nuovo vestito alle opere, una mia impronta. Con questo tour voglio risvegliare le coscienze, mio padre diceva che noi cantanti portiamo un messaggio e in questo non posso che appoggiarlo”.
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Redazione Vivo Umbria: