GUBBIO – Oggi celebriamo la Giornata mondiale della voce, nata in Brasile nel 1999; un evento ben consolidato a livello globale in cui il tema principale è ciò che riguarda il benessere della voce e si celebra il 16 aprile di ogni anno.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle alterazioni dell’organo vocale che possono essere il segno precoce di patologie più complesse e gravi. Un ulteriore scopo della giornata è quello di focalizzare l’attenzione sulla voce intesa anche come performance artistica. Un’iniziativa, dunque, che mira ad accrescere la consapevolezza sull’importanza della nostra voce e sulle modalità per tutelare il mezzo principale che utilizziamo per relazionarci e interagire quotidianamente con l’ambiente che ci circonda.
Per l’occasione abbiamo ospitato Claudia Fofi, direttrice artistica di “Umbria in Voce”, il Festival di Gubbio che celebra la voce a tutti i livelli attraverso concerti, seminari, laboratori ed esperienze in mezzo alla natura. Con il sostegno del Comune di Gubbio e della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il Festival negli anni ha ospitato grandi artisti della voce e della parola come Anna Maria Hefele, Tran Quang Hai, John De Leo, Franco Arminio, Albert Hera, Mauro Tiberi, Keba Sech, i Fratelli Mancuso e Marta Raviglia.
Claudia Fofi: “In occasione della Giornata mondiale della Voce, è bene concentrarci profondamente su di essa. Nella nostra società contemporanea si parla poco e si canta anche meno rispetto al passato; ritengo sia importante imparare a rapportarsi con il pubblico, a gestire le emozioni rispetto alla propria voce. Parliamo d’altronde del nostro principale strumento di comunicazione e relazione nei confronti degli altri.
Ed a proposito di ciò, stiamo concludendo il programma per la prossima estate, in cui porteremo il coro al centro di Umbria in Voce; abbiamo coinvolto numerosi cori umbri, ma non mancheranno ospiti di grande fascino dall’estero, come è nostra consuetudine fare. Cerchiamo sempre di occuparci della ricerca vocale in modo originale, fuori dal mainstream ecco.
Il nostro obiettivo è che le persone si possano divertire, infatti siamo soliti organizzare escursioni nella natura lasciando spazio all’improvvisazione vocale. Sicuramente posso affermare che andremo a Scheggia, dove porteremo avanti laboratori legati alla spiritualità e alla tradizione orale, partendo dall’antichità. Dove c’è il canto, Dio è contento, si dice”.