PERUGIA – Martedì 15 luglio Perugia si è svegliata con un messaggio silenzioso ma dirompente: “Il futuro della città è una pagina bianca”. Centinaia di manifesti bianchi hanno invaso gli spazi pubblicitari della città, portando impressa solo questa frase, scritta in piccolo, ai margini. È questo il titolo e l’invito di un progetto che porta la firma di Edicola 518, un chiaro esempio di rigenerazione urbana dal basso in Italia.
Il gesto non è casuale: segna l’inizio di un percorso che accompagnerà Perugia fino al 1° giugno 2026, quando Edicola 518 festeggerà dieci anni di attività con il restauro del chiosco ai piedi delle scalette di Sant’Ercolano, il cuore pulsante di un’esperienza culturale ormai riconosciuta a livello nazionale e internazionale.
Ma non sarà un anniversario celebrativo fine a se stesso. Come ha spiegato Antonio Brizioli, fondatore e curatore del progetto, “il decenanche pinonale non sarà un momento di autocelebrazione dei nostri successi, ma un’occasione per riflettere insieme sullo stato della città e sul suo futuro. Una riflessione che dovrà essere aperta a tutti i cittadini”.
Il segno tangibile di questo invito è la trasformazione degli spazi di affissione commerciale in bacheche libere: pagine bianche a disposizione di chiunque voglia lasciare una poesia, una polemica, un’idea, uno sfregio, una previsione. Uno spazio collettivo di espressione che restituisce voce a chi la città la vive ogni giorno.
Non a caso, Edicola 518 – nata nel 2016 grazie all’associazione culturale Emergenze – è diventata in pochi anni una realtà vivace e inclusiva: dal chiosco si sono sviluppati altri spazi come la libreria Paradiso 518 e la vinoteca Quasi 518, trasformando la parte alta di corso Cavour in un laboratorio urbano a cielo aperto capace di generare partecipazione attiva.
Alla presentazione del progetto, ai piedi delle scalette di Sant’Ercolano, insieme ad Antonio e Alberto Brizioli, cofondatori di Edicola 518, erano presenti anche Francesca Gotti e Giovanni Galanello, ricercatori che accompagneranno il percorso con studi sul territorio, e lo street artist Nic Alessandrini, che ha simbolicamente riportato l’Edicola allo stato di tela bianca.
Intervenuto oggi anche il vicepresidente della Regione e assessore alla cultura Tommaso Bori, che ha parlato di “coraggio” per un’iniziativa capace di trasformare uno spazio di passaggio in un presidio di socialità e cultura: “È bello vedere una generazione che cerca di cambiare i luoghi in cui vive. Ora la pagina bianca per il futuro della città è giusto che si scriva insieme e dal basso”. Sulla stessa linea il vicesindaco Marco Pierini, che ha definito Edicola 518 uno “spazio monumento”, sottolineando come “senza cura non si rigenera una città”.
Il progetto “Il futuro della città è una pagina bianca” è stato sostenuto dal bando “Laboratorio Creatività Contemporanea – VI edizione” del Ministero della Cultura che ha reso possibile una più grande varietà di eventi. Il prossimo appuntamento è già fissato: dal 22 al 28 settembre nascerà Radio Edicola, un punto radiofonico autogestito che raccoglierà voci, pensieri e visioni di cittadini, operatori culturali e istituzioni, proseguendo quel processo di riscrittura collettiva che Edicola 518 ha innescato quasi dieci anni fa.
Una pagina bianca non definisce, crea. Non ci sono confini da delineare quando si parla di cultura ma simboli, linguaggi, forme e figure che rendono umana una società. Con questo richiamo al cittadino, Edicola 518 si fa promotrice di un flusso generatore tutto da scrivere, ma da scrivere insieme. La collaborazione è la chiave per il futuro, l’intersezione è lo strumento.