PERUGIA – Vivo Umbria inaugura la sua rubrica letteraria settimanale con un romanzo di un certo caLIBRO capace di parlare al cuore e alla mente: I sorrisi non fanno rumore di Enrica Tesio (Bompiani, 2023) è un racconto sentimentale, intimo, ironico e profondamente contemporaneo che con determinazione affronta il rumore di fondo delle nostre vite: quello delle aspettative, dei social, delle fragilità che spesso ci costringiamo a ignorare.
Al centro della narrazione c’è Antonia Baldi detta Toni: scrittrice di libri per bambini e madre single di Vittoria, una figlia preadolescente. Toni è una donna provata da una società che esige perfezione e presenza costante, appesantita dalle responsabilità e da un senso di inadeguatezza che serpeggia anche nei suoi momenti di apparente equilibrio.
La trama si innesca a partire da un incidente pubblico: durante la presentazione del suo libro in una scuola, Toni pronuncia una frase che provoca uno scandalo mediatico. È un crollo improvviso e apparentemente sproporzionato che rivela quanto sia fragile il confine tra identità privata e immagine pubblica, specialmente per chi vive esposto alla lente dei social.
Tesio disegna con grande finezza questo momento di crisi senza mai cedere al moralismo o alla facile retorica. La sua protagonista non è un’eroina ma una persona: imperfetta, disorientata, autentica. E proprio in questa autenticità si innesta la possibilità di rinascita. Il processo di riconciliazione interiore che salva Toni sarà la capacità di fermarsi, ascoltarsi e perdonarsi anche a costo di non essere capita.
Secondo me uno degli aspetti più riusciti del romanzo è la riflessione sulla maternità, tema che Tesio – già blogger e madre nella vita reale – tratta con rara franchezza. Non c’è idealizzazione, essere madre è un atto di resistenza quotidiana, una tensione costante tra l’amore incondizionato e il desiderio di non sparire. Vittoria, la figlia, è insieme specchio e stimolo con i suoi silenzi, i suoi giudizi taglienti, la sua adolescenza in formazione.
La scrittura di Enrica Tesio è leggera e profonda, ironica e malinconica. Ne ho riconosciuto soprattutto la sottigliezza emotiva per cui ogni frase è calcolata e intensa, come se venisse da una mente che riflette a lungo su ogni parola; e un’onestà intellettuale radicale: l’autrice non evita i nodi esistenziali e Toni dice ciò che non si dice.
I momenti lirici alternati alle battute folgoranti e le riflessioni esistenziali ai dialoghi serrati creano un ritmo narrativo che tiene il lettore incollato alla pagina. Attraverso l’evoluzione emotiva dei personaggi di cui ne è fotografata l’anima, con sensibilità e umorismo l’autrice porta alla luce questioni centrali del nostro tempo: il valore della vulnerabilità, il bisogno di autenticità, il ruolo dei social nella costruzione della nostra identità.
Questo è un romanzo che ho amato molto, un libro da leggere con lentezza e da rileggere nei momenti in cui si ha bisogno di una spinta, di una voce che non consola con facili risposte ma ci accompagna con sincerità ricordandoci che possiamo cadere e rialzarci restando fedeli a noi stessi. Perché i sorrisi, anche se non fanno rumore, a volte ci salvano la vita.
Due dei miei passi preferiti
« […] ci stanno a cuore i più piccoli perché un bambino felice di solito è un adulto che non fa la guerra.» (p. 29)
«Le questioni di principio sono quasi sempre dei capricci mascherati, sorellina. Quando uno non ha argomenti o si vergogna dei propri argomenti, tira in ballo la questione di principio.» (p. 100)
Enrica Tesio
Enrica Tesio, torinese, ha tre figli, un amore e un mutuo. È copywriter da quando aveva vent’anni. Ha esordito per Mondadori nel 2015 con La verità, vi spiego, sull’amore, dal quale è stato tratto un film per la regia di Max Croci. Per Giunti ha pubblicato la raccolta Filastorta d’amore: Rime fragili per donne resistenti, per Bompiani Dodici ricordi e un segreto (2017), Tutta la stanchezza del mondo (2022) da cui è nato uno spettacolo con Andrea Mirò e I sorrisi non fanno rumore (2023).