“Fano Jazz by the sea”: applausi per il bel concerto del sestetto di Giovanni Guidi

FANO – È stato davvero un bel concerto quello proposto alla Rocca Malatestiana per la rassegna dal sestetto di Giovanni Guidi per l’ultima data italiana (domani per la chiusura in Europa il gruppo sarà in Spagna), del tour di presentazione del suo nuovo progetto, “Ojos de Gato”, dedicato a Gato Barbieri.

Questo lavoro, ha spiegato durante l’esibizione il pianista folignate, parte da “The Third World”, pubblicato nel 1970, tra i migliori album del grande sassofonista argentino. Il progetto, ha spiegato sempre Guidi, era stato commissionato dalla moglie di Barbieri, Laura, ed aveva assunto sostanza pensandolo assieme ad un’altra figura fondamentale per il musicista umbro, quella del padre Mario, vero e proprio pioniere del jazz italiano e manager di grandi artisti come Enrico Rava; quindi l’album è dedicato anche alla figura paterna, che non è riuscito a vederlo terminato, essendo scomparso alla fine del 2019, mentre era in corso Umbria Jazz Winter ad Orvieto, nell’ultima edizione effettuata. Naturalmente nei giorni scorsi, per Cam Jazz, è uscito l’album “Ojos de Gato”, che debbo però dire mi ha coinvolto meno del concerto, anche in virtù di un ascolto relativamente fugace.

Invece ieri sera, accompagnato da una band stellare formata da James Brandon Lewis al sax tenore, Gianluca Petrella al trombone, Brandon Lopez al contrabbasso, Chad Taylor alla batteria e Simone Padovani alle percussioni, il pianista ha presentato l’album riservando ampio spazio alla fase d’improvvisazione, ottenendo molti consensi da parte del caloroso pubblico, peraltro non numeroso. Tutta la formazione è risultata in grande spolvero, probabilmente anche grazie alla coesione trovata durante le esibizioni, e traspariva nettamente dal palco la gioia di Guidi nel condividere il palco e presentare al pubblico questi grandi compagni di viaggio.

Nel finale Guidi, richiamato dal pubblico per il bis, si è esibito prima in piano solo, poi gli altri musicisti sono tornati sul palco per suonare assieme il brano di jazz sudafricano “You ain’t gonna know me”. Una grande serata di musica.

Articoli correlati

Commenti

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com