Fantastiche Visioni 2, Emma Marrone tra i protagonisti della mostra di Tini

Fantastiche Visioni 2, Emma Marrone tra i protagonisti della mostra di Tini

MILANO – Nel giorno che Emma Marrone dichiara pubblicamente di avere problemi di salute che la costringono a prendersi una pausa dal lavoro, l’umbro Emilio Tini, fotografo di fama internazionale, pubblica su Facebook le foto della presentazione del volume due di “Fantastiche Visioni“, progetto editoriale – suddiviso in dieci parti – da lui ideato e finanziato allo scopo di celebrare la creatività italiana. Tra i protagonisti di questo suo ultimo lavoro, incentrato “sull’amore”, infatti, c’è anche Emma Marrone che non ha voluto mancare all’inaugurazione della mostra, che si è tenuta ieri pomeriggio (giovedì 19 settembre) a Milano, presso lo Studio Penta. Un gesto che denota la stima che la cantante fiorentina ha nei confronti del fotografo di Marsciano, che ha collaborato con brand di portata internazionale quali, Brunello Cucinelli, Borsalino, Bulgari, Dolce & Gabbana, Gianfranco Ferrè, Swarowsky, Tod’s, Canali, Corneliani e molti altri. Ad immortalare i momenti più belli di questa presentazione è stato un altro fotografo umbro: Andrea Cittadini di Magione, che gode della stima di Tini.
Tra gli artisti presenti nel capitolo due di “Fantastiche Visioni” ci sono le attrici Tea Falco, Alessandra Mastronardi, Carolina Crescentini ed Anna Valle, i musicisti Ermal Meta ed Emma Marrone ed i designer Diego Dolcini e Daniele Niboli.
Ora non resta che aspettare se Tini abbia intenzione o meno di riportare anche questa mostra in Umbria o se lo farà con il volume tre, la cui uscita è prevista per il prossimo mese di marzo. Il volume uno del progetto, infatti, è stato esposto dal 12 luglio allo scorso 31 agosto negli spazi espositivi di palazzo Pietromarchi, all’interno del Museo Dinamico del Laterizio e delle Terracotte, situato in piazza San Giovanni a Marsciano di Perugia. La mostra era stata organizzata in collaborazione con il Comune di Marsciano, l’associazione Aps Teatro del Vino del presidente Michele Capoccia e Sistema Museo.


 
Chi è Emilio Tini
É leggenda che questo provinciale di Perugia, scelto tra pochi a studiare al famoso Isia di Urbino, e poi sbarcato a Milano, sia stato “salvato” da Piero Piazzi – attuale presidente worldwide dell’agenzia Women che lo ha introdotto in Condè Nast – e sia poi approdato a “Vogue Gioiello” (2004), proprio nel giorno in cui aveva già stipato nella sua utilitaria tutto il materiale per lasciare la “Milano da bere” e tornarsene a casa. Storia o leggenda? L’una fa parte dell’altra. Volersene tornare in provincia e trovarsi poi a lavorare con le più famose top model al mondo, sorretto dalle scelte creative di un Cappellaio Matto quale Phillip Tracey – lo stesso che ha foggiato con copricapi prodigiosi Isabella Blow e Lady Gaga, Beyonce Knowles e Franca Sozzani, Madonna, Sarah Jessica Parker e Daphne Guinnes – è storia. Ma è una storia nella quale Emilio Tini non ha mai rinunciato a tre pilastri fondamentali: il rifiuto del compromesso, l’azzeramento dello standard, il senso di sacrificio. Con la leggerezza tutta sua, con quella inflessibile voglia di fare, con l’instancabile lavoro che contende al tempo, Emilio Tini è diventato il fotografo che è adesso. Nella sua carriera ha collaborato con moltissimi brand del mondo moda e tra le sue ultime fatiche figura il lavoro per Pitti Immagine, di cui ha curato la campagna dell’edizione estiva (uomo, donna e bambino) 2019.

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