Federico Carnevali Trio al Rework Club

PERUGIA – E’ iniziato il mese di aprile e proseguono i mercoledì con la rassegna The finest corner al Rework Club.

La locandina della serata

Per il primo appuntamento di questo mese sul palco è salito il trio del chitarrista Federico Carnevali, in compagnia di Pietro Paris ed Andrea Beninati.

Federico Carnevali ha iniziato a suonare da autodidatta affrontando inizialmente ambiti rock con i Rotten Boroughs, con cui si esibirà in concerto e registrerà il suo primo album, ed i Logos Recharge, formazione di progressive rock con la quale inciderà l’omonimo album con l’etichetta Max Research.

Ha scoperto quindi il jazz ed ascoltando chitarristi come Wes Montgomery e Jim Hall si è convinto ad iscriversi al CFM del Siena Jazz; da lì hanno preso forma i progetti che ha portato in concerto.

Ha registrato nel 2016 un disco in trio, Fring, con al fianco Giulio Angori al contrabbasso e Giovanni Paolo Liguori alla batteria per l’etichetta Dry Castle Records.

Ha all’attivo progetti come il Federico Carnevali Trio, i Japanese Garden ed il quartetto Question Market, con vari concerti in Italia ed all’estero che gli hanno anche dato l’opportunità di registrare due dischi.

Di recente ha inciso il primo album da leader dal titolo ‘Travel Notes’ – con Francesco Pierotti al contrabbasso ed Andrea Beninati alla batteria – pubblicato per la Wow Records ed il disco ‘Roji’ con il trio Japanese Garden.

Federico Carnevali

Andrea Beninati, batterista e violoncellista, si è diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Pietro Mascagni” di Livorno; è docente di batteria presso l’”Associazione Mosaico” di Colle Val d’Elsa e delle “Officine Creative del Chianti” di Tavarnelle Val di Pesa.

Tra le sue collaborazioni quelle con Ares Tavolazzi, Danilo Rea, Nico Gori, Gabriele Evangelista, Flavio Boltro, Mirko Guerrini, Giovanni Falzone e con il cantautori Renzo Rubino.

Si è esibito in palcoscenici di prestigio quali l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Blue Note Milano di Milano, l’Arena Sferisterio di Macerata, il Teatro Duse di Bologna, il Teatro Romano di Fiesole, l’Arai Piazza Studio di Tokyo, Istituto Italiano di Cultura di Colonia ed il Teatro Leal di Tenerife.

Ha partecipato a numerosi festival tra cui: Primo Maggio, Roma 2013 e Taranto 2016, Musicultura, Jazz Italiano per L’Aquila 2019 e 2020, Young Jazz di Foligno, Pisa Jazz, Jazz Winter Meeting di Lugano e Warrenpoint Blues on the Bay in Irlanda del Nord.

Andrea Beninati

Pietro Paris, componente dell’associazione Hat&Beard, che supporta la direzione artistica del Rework nella programmazione della rassegna, è un contrabbassista appassionato da tempo, malgrado la giovane età, allo studio del basso elettrico e del contrabbasso.

Si è dedicato alla musica soltanto dopo aver conseguito la Laurea di primo livello in Fisica seguendo corsi a Siena Jazz; poi concerti in Italia e all’estero oltre a viaggi formativi come quello a New York – da cui ha preso lo spunto per la copertina del suo primo album da leader Undernetah – rilasciato alcuni mesi orsono.

Pietro Paris

Premetto che la chitarra nel jazz non è lo strumento che preferisco; tuttavia ho trovato intrigati le esperienze di Carnevali riferite all’ambito rock che fanno capolino nel suo fraseggio chitarristico, ben supportato dalla precisa ritmica di Paris e Beninati.

Il repertorio proposto è stato perlopiù originale; mi sono piaciute in particolare il brano d’apertura Iberru e quello dedicato dal musicista alla figlia, del quale non ha annunciato il titolo, dove ha spiegato che si trattava di una sorta di diario delle sensazioni provate nel periodo precedente e successivo alla nascita; infatti mentre nella prima parte le note erano più nervose nella seconda è sembrato di scorgere una raggiunta tranquillità nelle sonorità più rarefatte.

E’ stato inoltre eseguito anche lo standard I’ll be seeing you di Eddie Heywood che tra gli altri è stato interpretato da Billie Holiday e Frank Sinatra.

Una serata gradevole; credo che quanti hanno scelto il concerto siano rimasti contenti.

La rassegna proseguirà in questo mese di aprile con i concerti di: Francesco Poeti Trio il 13, il duo Montinaro & Tarso il 20 ed il Quartetto Red Dimes il 27.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.