Ferragosto e la tavola dell’amicizia al confine senza confini

PIAN DELLA SERRA – Social pieni di foto conviviali sul proprio Ferragosto. Com’è giusto che sia se si vuole condividere una giornata spensierata e piacevole con gli amici virtuali e non. Vivoumbria.it archivia l’argomento con questa bella notizia e relative foto che arrivano dall’agenzia Avi News. Immortalano l’inedito pranzo di mezza estate al confine fra due regioni, Umbria e Marche, a Pian della Serra per volontà dei due sindaci di Apecchio e di Pietralunga.

La tavola è stata collocata esattamente sulla linea evidenziata nelle mappe catastali che demarca i territori regionali. Da sfondo la strada provinciale 121 che divide in due e, al contempo, unisce Pian della Serra nelle Marche e Castelguelfo in Umbria, tenendo insieme la storia di questo territorio e delle famiglie che nel corso dei secoli ci hanno abitato.

IL MENU’

Il giovane chef apecchiese Alessandro Valentini assieme alle sapienti cuoche del versante umbro, Tea e Romina Conti, hanno servito a tavola piatti della tradizione umbro-marchigiana con il profumato e prelibato tartufo nero estivo protagonista assoluto.

Ecco il menù: antipasti con bruschetta olio extravergine e tartufo nero, taglieri di salumi e formaggi con ciaccia cotta su forno a legna.

Gnocchi di patate di Pietralunga doc e tartufo nero che ha cosparso di scaglie profumate anche le tagliatelle rigorosamente fatte a mano tirate con matterello.

Oca arrosto cotta su forno a legna e servita su un letto di patate.

Dolci: bostrengo, tipico marchigiano (con acqua, pane raffermo, farina di polenta, farina tipo 0, zucchero, noci, uva passa, fichi, mele e scorza d’arancio), bastoncelli, cantucci e crostata della nonna. Formaggi e dolci sono stati abbinati alla degustazione di un vero e proprio nettare, eccellenza dell’Altotevere umbro e presidio Slow food, il Vin Santo Affumicato. Bollicine per iniziare e poi un trionfo di bianchi e rossi dell’Umbria e della valle del Metauro, sul versante marchigiano, per un connubio di profumi e sapori al palato davvero irresistibile, come ha dichiarato Tiziana Croci, esperta sommelier, delegata umbra dell’associazione Ais. Piatti, bicchieri, tovaglia e fiori profumati a rendere davvero unico e memorabile il pranzo al ‘confine’ dell’amicizia e della tradizione fra due regioni come ha detto Lorenzo Giornelli, esperto di design e gusto.

RE TARTUFO

Nel cuore dell’Appennino, dove il paesaggio collinare cede il passo all’inizio della montagna, questo ambiente si caratterizza per le aree boschive e i terreni plasmati dalla vita contadina che da sempre li ha utilizzati per scopi agricoli, legati prima al sostentamento e poi allo sviluppo economico locale. Oggi, in questo luogo, convive un complesso di edifici rurali e produttivi e l’aia originaria è letteralmente divisa in due. Sul lato pietralunghese, l’antica casa padronale e alcune pertinenze dell’attività agricola, oggi convertiti a ospitalità: sul lato apecchiese, la vecchia casa dei contadini, la strada e l’attuale impianto produttivo di un birrificio artigianale di eccellenza internazionale. Nel corso dei secoli, a Pian della Serra si sono intrecciate la storia e le vicende di molte famiglie, che ogni giorno, percorrendo pochi passi, sono passate, e passano ancora, da un comune all’altro, da una provincia all’altra, da una regione all’altra, pur restando sempre nello stesso posto.

Oggi questo luogo è letteralmente diviso in due. Sul lato pietralunghese, l’antica casa padronale e alcune pertinenze dell’attività agricola, oggi convertiti a ospitalità: sul lato apecchiese, la vecchia casa dei contadini, la strada e l’attuale impianto produttivo di un birrificio artigianale di eccellenza internazionale. Senza distinzione di confine, però, regna sovrano il tartufo come hanno potuto gustare gli otto commensali per di più allietati da musica della migliore tradizione contadina, brani davvero irresistibili come la tarantella marchigiana e Scatola magica eseguiti al clarinetto dal maestro Fabio Battistelli, umbro originario di Città di Castello, e dal marchigiano Christian Riganelli alla fisarmonica, originario di Recanati.

 

Redazione Vivo Umbria: