TERNI – “In questi mesi ho sentito la mancanza soprattutto di loro, i miei amici”. Martina Nasoni a poche ore dalla vittoria del Grande Fratello 16, indica un gruppo di ragazzi che le stanno portando la torta per festeggiarla in un locale del centro di Terni.“Loro sanno chi sono veramente e sanno che non mi monterò mai la testa”.
“Quella del GF16 – dice – è stata un’esperienza forte, intensa, unica. Non è stato facile, soprattutto all’inizio, adattarsi a vivere con le telecamere accese h24 e condividere ogni momento della giornata con venti perfetti sconosciuti”. Ma poi è venuta fuori la grinta e il carattere della ventunenne ternana che non ha esitato a mostrare le sue origini. “Diciamo che… quando ce vole ce vole – scherza Martina. In certe occasioni è stato inevitabile tirare fuori la mia anima rossoverde e mi è venuto spontaneo”.
Dal momento della vittoria non ha chiuso occhio, ma non ha voluto rinunciare a tornare a Terni per riabbracciare i suoi amici di sempre. Tra loro c’è Silvia. “Quando ho saputo che sarebbe entrata nella Casa stavo lavorando al negozio e mi è quasi preso un colpo. Ero felice per lei, ma anche un po’ preoccupata. Ma poi dal primo giorno l’ho sempre sostenuta nel bene e nel male. Lunedì sera- racconta – ho seguito tutto il GF e quando Barbara ha letto il verdetto avevo il cuore a mille. Poi sono scoppiata in lacrime, lacrime di gioia ovviamente. Secondo me Martina ha vinto perché è rimasta umile, simpatica, capocciona, sensibile e sorridente, com’è sempre quando sta con noi. E ho capito che la bontà ripaga sempre nella vita. Ora lei si merita il meglio da questa occasione fantastica che le è capitata. È una ragazza con la testa sulle spalle e ha dietro dei genitori straordinari. Le voglio tanto bene e per me rimarrà sempre la piccoletta del mio cuore, la mia sorella minore”.
Congratulazioni alla vincitrice del GF16 sono arrivate anche dal sindaco di Terni Leonardo Latini. E’ la terza umbra a vincere un’edizione del Grande Fratello. Prima di lei ci riuscirono Augusto De Megni e Mario Ferretti.