Fiati d'eccellenza in quintetto per Visioninmusica

TERNI – Baptiste Herbin (sassofono) e Massimo Morganti (trombone) sono due musicisti che hanno incrociato le loro strade con modalità quasi del tutto inaspettate. L’uno che fa riecheggiare nella sua musica echi di Charlie Parker, Cannonball Adderley, Ornette Coleman, Maceo Parker, John Coltrane, la tradizione del Madagascar, ma anche di compositori classici come Debussy, Ravel e Bach. L’altro con un solido background sia accademico che non, formatosi attorno al pianeta e alle partnership con jazzmen italiani e internazionali del calibro di Kenny Wheeler, Bob Brookmeyer, Bob Mintzer, Mike Stern, Fabrizio Bosso, Javier Girotto, Gianluca Petrella, Gianluigi Trovesi, Cristina Zavalloni, Gabriele Mirabassi, Enrico Rava, Aldo Romano, Paolo Fresu e molti altri.
Entrambi si incontrano per Visioninmusica venerdì 1° marzo all’auditorium Gazzoli, sul terreno di un album di Herbin, tra i suoi lavori più interessanti, dal titolo “Dreams and connection” che il sassofonista francese ha lanciato un paio di anni fa insieme ad Ali Jackson, Darryl Hall e Eduardo Farias. L’album di Herbin impostato su un vasto excursus sulla musica brasiliana non sarà la sola modalità di confronto tra i due, anche Herbin sarà chiamato a interpretare composizioni originali di Massimo Morganti. I due che formano la front line sassofono e trombone saranno sostenuti da una sezione ritmica formata da Alessandro Bravo al pianoforte, Paolo Ghetti al contrabbasso e Stefano Paolini alla batteria.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.