Il freddo come terapia: è il metodo Wim Hof. A Gubbio un corso per sperimentarlo

GUBBIO – Svegliarsi al mattino e fare una doccia gelata, camminare in costume in mezzo alla neve, immergersi in un lago di montagna scansando lastre di ghiaccio.

Follia? Modo migliore per ammalarsi? Assolutamente no, ma anzi, una pratica dagli innumerevoli benefici fisici e psichici, che affonda le sue radici nel passato e che è oggi conosciuta come Metodo Wim Hof. Sviluppato dall’atleta olandese Wim Hof, famoso per le sue capacità straordinarie di sopportare temperature estreme e di controllare volontariamente il sistema immunitario, è un metodo che combina respirazione, esposizione al freddo e concentrazione mentale per migliorare la salute e la resistenza.

 

Non ci saranno lastre di ghiaccio da affrontare, il “freddometro” viene infatti indicato 3 su 5, ma arriva anche in Umbria la possibilità di mettersi alla prova e superare i propri limiti.

Dal 19 al 21 gennaio, presso la Tenuta Fassia di Gubbio, sarà possibile sperimentare tale metodo sotto la supervisione di Simone Fusco, istruttore certificato metodo Wim Hof, ricercatore ed autore del libro “La Via del Respiro”.

In una delle prime giornate fredde dell’anno, gli abbiamo fatto qualche domanda riguardo questa tecnica che sembra appannaggio di pochi ma che abbiamo scoperto essere alla portata di molte persone.

 

 

 

 

Simone, hai una formazione molto ampia, come hai iniziato questo viaggio nel freddo?

 

Io nasco come ingegnere informatico. Anni fa però mi è stata diagnosticata una patologia e all’ospedale mi dissero “o prendi un po’ di cortisone e speri che vada tutto bene o te la vedi per conto tuo”. Quasi obbligato ho iniziato da lì il mio percorso di ricerca di una cura. Sono partito prima dalla nutrizione, poi però ho capito che nutrire il corpo era tante cose, non solo cibo: ho approfondito allora la respirazione, l’esposizione al freddo, varie tecniche di meditazione, la biofisica e l’influenza dei campi elettromagnetici sulla salute umana. Infine mi sono approcciato al metodo Wim Hof perché secondo me l’uomo, visto che ha corpo e mente, deve nutrire entrambe queste cose. Invece io trovavo in giro chi voleva mortificare la mente e concentrarsi sul corpo o viceversa mentre per me le due cose devono essere a braccetto. Il freddo mi ha dato la risposta.

 

Quali sono le caratteristiche principali di questa pratica?

 

Il metodo Wim Hof poggia su tre pilastri: respirazione, esposizione al freddo e mindset, l’assetto mentale da coltivare giorno per giorno.

Le respirazioni sono sia adrenaliniche e attivanti sia parasimpatiche. Si tratta di una respirazione completa e profonda, che interessa tutto il busto, dal diaframma al collo, a fasi alterne energizzante e rilassante ed è una pratica da fare tutti i giorni.

Poi si fa esposizione al freddo tramite docce fredde, bagni ghiacciati e trekking in natura, dove il freddo è lo strumento che ci impone di essere presenti ed in auto-controllo

Il mindset viene coltivato prima dell’esposizione con tecniche di visualizzazione e quotidianamente con esercizi di interocezione, aumentando la connessione mente-corpo. Si coltiva iniziando ad infondersi dell’entusiasmo per entrare nella doccia fredda ad esempio, dove si viene poi ripagati con quelle molecole di adrenalina e dopamina che infondono a loro volta benessere ed entusiasmo.

 

Quali i benefici?

 

Sono ad ampio spettro: la pratica porta a un rafforzamento delle difese del sistema immunitario, migliora l’umore, aumenta la lucidità mentale e riduce quindi lo stress. Ne beneficia il sistema cardiovascolare dove ogni vaso sanguigno viene allenato per rispondere allo stress cui è sottoposto.

Inoltre la pratica dà un boost del 530% di noradrenalina, il neurotrasmettitore delle capacità attentive e un 350% di boost di dopamina, l’ormone della motivazione, di cui oggi tutti sono più o meno carenti.

Abbassa le infiammazioni sia acute sia croniche, migliora la propria capacità respiratoria e la qualità del sonno.

 

Ci sono controindicazioni?

 

Tutti si possono approcciare a questo metodo, ad oggi io ho avuto allievi dai 16 ai 76 anni, tutti stra entusiasti dell’esperienza.

Ci sono tuttavia alcune controindicazioni per chi ha cardiopatie gravi, per persone con patologie renali, per chi ha la sindrome di Raynaud di tipo 2 o per chi soffre di epilessia.

 

Nella tua vita sempre stato attirato dal freddo?

 

Io non sono mai stato attirato dal freddo! Pensa che una settimana prima di iscrivermi all’accademia per diventare istruttore Wim Hof avevo messo da parte dei soldi per comprare il giubbotto più caldo della North Face che potessi trovare… e che poi non ho mai usato!

Avevo bisogno di questa sfida con me stesso che mi ha dato tanto e ho trovato un modo per attingere forza da una forza più grande. Ormai io pratico tutti i giorni, è diventato davvero il mio strumento, che mi ha fatto riapprezzare la bellezza della vita senza paura, senza ansia e che mi ha cambiato la vita.

 

Non è la tua prima volta in Umbria, c’è un ricordo particolare legato alla nostra regione?

 

Gubbio, dove ho tenuto un incontro anche l’anno scorso, è stato uno dei luoghi dove ho fatto più fatica ad immergermi nell’acqua fredda! Lì non c’è una temperatura esterna di -20 ovviamente, siamo sempre intorno ai 3, 6 gradi e quindi il tuo organismo spera ancora di trovare il calore in qualche modo, non si rassegna al fatto che sia freddo. Se vai a -20 hai lo shock iniziale ma tempo qualche istante il tuo organismo si sta già settando  e si rende pronto su questa nuova modalità.

 

 

 

 

Durante il fine settimana a Gubbio Simone sarà affiancato da Francesca Speranza, operatrice olistica certificata in Sciamanesimo Femminile, Tantra, Fly Yoga e Rilascio dei traumi a base corporea. Francesca condurrà pratiche di Tantra Yoga, tecnica antichissima che ha come obiettivo l’espansione della coscienza umana  e rilascio stress e traumi con il metodo TRE: la risoluzione dei traumi con metodo Tre è una pratica innovativa che permette di rilasciare traumi non elaborati, emozioni trattenute e stress attraverso l’attivazione del tremore neurogeno.

 

 

 

 

Per informazioni ed iscrizioni: www.innerbreath.it

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