Il Prog del Terzo Millennio #38 Andrea Ra / Urlo eretico

E’ uscito lo scorso 21 aprile il nuovo album del polistrumentista Andrea Ra “Urlo eretico”.

Andrea Ra /Foto di Giovanni Canitano

Il musicista romano è attivo sulla scena musicale da oltre 25 anni ed ha sempre cercato di migliorarsi grazie alla ricerca strumentale e all’originalità della proposta.

E’ molto apprezzato e tra i più innovativi a livello nazionale tanto da aver ricevuto un premio al MEI nel 2017 come miglior bassista italiano alternative e nel 2012 il critico Gianni Della Cioppa lo definì un “artista sottovalutato e troppo poco conosciuto” nella sua enciclopedia del rock e metal “Va Pensiero”.

Ra ha collaborato come turnista e sessionman sia in studio che live con artisti come Giuliodorme, Diaframma, Piotta, Daniele Groff, Gazebo, Ratti della Sabina, Brusco, Damo Suzuki, Alberto Camerini, The Niro, Andrea Braido, La Batteria, Frank Nemola e Lello Voce, Kemama e Fabrizio Moro.

Ha pubblicato altri tre album solisti: Scaccomatto” nel 2002, “Le bighe sono pronte” nel 2007 e “Nessun riferimento” nel 2011.

Il nuovo disco è stato anticipato dai videoclip di “Mi vuole sigillare (Gates)” e “Dipendenza” – diffusi nel 2021 – dove la musica sfida le definizioni di genere; nello scorso mese di gennaio è uscito il nuovo singolo e videoclip di “Monte Shasta”.

Recentemente, a poche settimane dalla pubblicazione dell’album, il 7 aprile è uscito il singolo “Sensi di colpa”.

Il lavoro si compone di 12 brani – oltre un’ora di musica – e mescola il rock con il metal, l’elettronica con il punk ed il prog.

La copertina dell’album

Proprio l’originalità della proposta di Andrea colpisce; i testi sono molto duri e le tematiche affrontate nel concept cercano un confronto con la realtà.

Ne viene fuori una fotografia desolante della società, dove si confondono le bombe con la pace, l’informazione con la verità, il successo con la popolarità, i soldi con la felicità, la schiavitù col lavoro e sono molti quanti vivono, senza accorgersene, nell’ansia e nel panico che generano sensi di colpa – da qui uno dei titoli del lavoro – che necessariamente deve essere ascoltato ed assorbito centellinando le sensazioni che sprigiona, per goderne appieno.

Il musicista si è occupato di composizione / arrangiamento, dei testi, della produzione, del basso e contrabbasso, delle chitarre, delle tastiere e della voce ed in questo in questo vero e proprio viaggio è accompagnato dal figlio ventunenne James Rio alla batteria ed agli arrangiamenti e da Giacomo Anselmi alla chitarra mentre nel brano Pillole rosse è presente il chitarrista Andrea Braido.

Andrea Ra e James Rio / Foto di Giovanni Canitano

Tra le tracce con “Sensi di colpa” è subito rock potente e tagliente; il concetto è ribadito anche in “Dipendenza” ed “Il mondo è droga”, con un basso in evidenza molto efficace in entrambe le tracce ed un bell’intervento di Anselmi alla chitarra nella seconda.

Il contrabbasso apre “Franco” – dedicata al dittatore spagnolo – ed anche in questo caso la costante è il ritmo, spigoloso, che pervade il brano.

Capoclown” se la prende con l’industria musicale e vine citato il figlio – James Rio – con cui suona Ra che mette in mostra le sue doti e mi sembra se la cavi molto bene.

Pillole rosse”, per ammissione del musicista, è l’unico brano “moderatamente” più tranquillo, con l’ottimo solo di Braido.

Urlo eretico” – del quale si parlerà sulla webradio Progsky domani 11 maggio nella prossima puntata di Prog on the lake – denuncia le responsabilità politiche e sociali che ingenerano guerre, discriminazioni, conflitti ed iniquità finanziarie.

Un buon lavoro, certamente distante da un rock facile presa ma che saprà avvolgervi con le sue sonorità.

A margine di questa breve analisi ho rivolto alcune domande al musicista:

Ciao Andrea, anzitutto complimenti per il nuovo album; prima di parlarne ci racconti in breve i tuoi lavori precedenti ?

Ciao a voi a e grazie!

Nel corso di 30 anni ho militato in tante band e progetti originali. Alla fine degli anni ’80 suonavo con i FAT. Nel 1990 ho dato vita con Emanuele Bultrini e Federico Tribuzi agli Insania. Dal 1992 al 1998 poi sono nati gli ATTO TERZO, un trio con tante influenze (rock, funk, prog, noise) con i quali abbiamo prodotto 4 album. Il mio primo album da solista invece l’ho pubblicato nel 2002 con la Mescal e si chiamava SCACCOMATTO, un concept ispirato al Settimo Sigillo di Bergman. Nel 2007 è uscito un disco Live: LE BIGHE SONO PRONTE. Nel 2011 ho pubblicato un altro concept di 23 tracce che racconta un incubo di una notte: NESSUN RIFERIMENTO. Dal 2014 al 2016 ho fondato insieme ad Emiliano Rubbi MUSICA PER ORGANI CALDI con i quali abbiamo pubblicato un l’EP 69 e , nel frattempo, ho fatto parte anche dei NOYALTA.

Hai una lunga militanza in campo musicale ed hai collaborato con molti artisti; quale tra le collaborazioni è stata più importante dal punto vista formativo ed umano ?

Parallelamente ai miei progetti originali ho sempre suonato il basso e ho collaborato come turnista sia in studio che in tour con tanti artisti nazionali ed internazionali; dal punto di vista formativo e professionale ogni esperienza mi ha arricchito ed è stata utile mentre dal punto di vista umano posso dirti che spesso mi sono state più utili le esperienze negative di quelle positive; m’hanno reso più forte.

Trovo che nel mondo musicale attuale sia apprezzabile che il nuovo disco “Urlo Eretico” sia un concept album; ci racconti come è nato ?

Ti ringrazio. Ho sempre amato fare concept nei quali le canzoni potessero essere collegate all’interno di una storia unitaria.

Questo album è nato di getto dopo essermi sottoposto ad un’ipnosi regressiva e aver ricordato una mia vita precedente dove, nel 1420, ero un alchimista che operava a Firenze.

Urlo Eretico è un manifesto contro le tante responsabilità politiche e sociali odierne che sono alla base di guerre, discriminazioni, iniquità e conflitti nel Mondo. Si racconta il presente attraverso l’annullamento dello spazio e del tempo e si descrive la realtà filtrandola con il fascino incantato di una distopia di fondo. In sintesi può essere definito un Album sociale, politico e di denuncia dei mercati finanziari raccontato attraverso la Storia, la leggenda, la fantasia e il Mito. Pasolini già 50 anni fa definiva la società del mercato e dei consumi un nuovo Fascismo.

Tutto inizia a Firenze nel 1420 dove, come ho detto prima, ero un alchimista. Da qui vado alla ricerca di alcuni portali situati tra il Monte Sibilla nelle Marche e il Monte Shasta in California, attraverso i quali riesco poi a tornare proprio a Firenze nel 1327 nella speranza di salvare Cecco d’Ascoli dal rogo di un’inquisizione che ancora oggi agisce prepotentemente.

Il Mito, le leggende, la storia e la fantasia sono funzionali per cambiare il punto di vista dal quale guardare, raccontare e denunciare follie, menzogne, discriminazioni e iniquità di sempre. Un’élite finanziaria che si “veste di nero” e che ama “el diNERO” tiene ancora sotto scacco l’intero mondo, facendo leva su paura, sensi di colpa e panico continuo. Tutto all’interno di un Truman show dove le “Pillole rosse” rappresentano il rovescio della medaglia di un mondo drogato. È drogata l’informazione, la politica, la finanza e la musica… In ogni brano c’è infatti un riferimento a sostanze legali e non… Non lo faccio per esaltare la droga ma perché è il mondo stesso ad esserlo… e “fanno di tutto per non farti pensare”.

È un disco anche molto politico in un’epoca in cui la maggior parte degli artisti fanno parte di un circo… di una farsa… dove preferiscono autocensurarsi piuttosto che esporsi.

È stato duro realizzare URLO ERETICO ma ne è valsa la pena.

Eresia in greco vuol dire “scelta” e io credo che sia fondamentale avere sempre la forza e il coraggio di scegliere e di essere coerente con i propri ideali. Credo che oggi, più che mai, sia necessario lottare sempre contro quel fascismo di ritorno rappresentato da un pericoloso Monopensiero imperante.

Nell’album si mescolano i generi musicali in un gradevole turbinio di atmosfere; cosa ne pensi ?

E’ una scelta voluta per descrivere i vari momenti della storia. La musica veicola ogni significato e descrive l’ambientazione tanto quanto le parole.

Urlo Eretico è un album composto da tanti momenti e da atmosfere diverse: è un album prettamente Alternative Rock che alterna Metal, Prog, psichedelica, elettronica, noise, industrial e canzone d’autore con repentini cambi di bpm e tempi dispari. A livello musicale questi cambi di atmosfere sono funzionali per dipingere la follia di una società impazzita dove la vita non è affatto lineare e non è mai tutta in “4/4”.

Nell’album siete in trio, con Guido Anselmi alla chitarra e con tuo figlio James Rio alla batteria, che ha pure collaborato agli arrangiamenti; come hai scelto proprio loro e com’è stato lavorarci assieme ?

Con Giacomo Anselmi suono e collaboro sin dal 1999. Lui suona anche con i (Goblin Rebirth e tanti altri progetti) e tra noi da sempre c’è amicizia, stima e rispetto reciproco. In Urlo Eretico suona la chitarra in 4 brani. I restanti 8 li ho suonati io ad eccezione dell’assolo in “Pillole Rosse “ suonato da Andrea Braido.

Con James suono ormai da oltre 7 anni. Ha inciso il primo brano (Novembre) già nel 2014 e ormai ha una lunghissima esperienza sia live che in studio. Gli arrangiamenti delle canzoni nascono insieme basso, voce e batteria e li arrangiamo insieme nel mio studio Shasta Ascension dove produco, registro, misso e masterizzo tutto il mio materiale. Amo la mia indipendenza.

Promuoverai senz’altro questo lavoro dal vivo; mi pare che alcune date siano già state effettuate; ce ne sono altre in vista ?

Si abbiamo gia’ suonato in diverse location; prossima tappa sab 20 maggio a Milano al Germi; vi aspetto.

Ringraziamo Andrea Ra e ricordiamo che Urlo eretico è già disponibile in formato digitale ed in cd, mentre il vinile sarà pubblicato il 17 giugno.

La tracklist: Sensi di colpa (extended version con intro); Capoclown; Pillole rosse; Firenze; Monte Shasta; Io mi vesto di nero; Giuda iscariota; Monopensiero; Mi vuole sigillare (Gates); Dipendenza; Il mondo è droga; Franco

Alcuni link per l’ascolto:

Video Sensi di colpa: https://www.youtube.com/watch?v=0igMQ73E3ak

Video Sensi di colpa (RIO version): https://www.youtube.com/watch?v=0igMQ73E3ak

Video Monte Shasta: https://www.youtube.com/watch?v=tPTXfUtIoZE

Video Dipendenza: https://www.youtube.com/watch?v=T-2C9aeAMLg

Video Mi vuole sigillare (Gates): https://www.youtube.com/watch?v=J3NrwDi3EFM

Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/album/26bS5u4Y1bOqfwU7LXHoh1

#stayprog

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.