“Il sole allo zenit”, nuovo murales del “gemello” francese Alex Pariss per strappare al degrado un intero quartiere

TERNI – Stamattina “Il sole allo zenit” di Alex Pariss ha illuminato la Prua sul Nera, nella zona di via Carrara/via Campofregoso. Uno spazio che la quarta edizione di GemellArte, dal titolo Horizon, ha sottratto al degrado e restituito alla cittadinanza grazie alla potenza dell’arte. Il murales dell’artista francese, frutto della residenza che si è svolta dal 4 al 14 ottobre, rappresenta simbolicamente, fotogramma per fotogramma, un sole che sorge, come fosse un’animazione. Un’opera di grandi dimensioni, 17 metri di lunghezza per 4 di altezza, che sarà valorizzata anche in notturna grazie all’illuminazione realizzata ad hoc da ASM Terni. Come ha ricordato il presidente Mirko Menecali: “Questo progetto è coerente con la missione di ASM di creare valore sul territorio anche dal punto di vista culturale e artistico, e con questa illuminazione oltre a rendere fruibile l’opera anche di notte, possiamo rendere l’area più sicura e allontanare il degrado”.

 

 

GemmellArte, Festival internazionale di arte contemporanea, si impegna per rivitalizzare il gemellaggio che dal 1961 lega Terni a Saint-Ouen. Promosso dalla casa editrice Gn Media e realizzato sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut Français Italia, in quattro edizioni ha donato a Terni altrettante opere di street art che hanno agito su contesti critici della città, trasformando luoghi altrimenti facili oggetto di degrado, in punti di forza e bellezza.

“Un’opera di riqualificazione urbana” ha esordito l’assessore alla Cultura, Maurizio Cecconelli “che dimostra come la street sia uno strumento che può dare veramente tanto, su cui Terni ha sempre puntato e continuerà a farlo.”

Hélène Kelmachter, addetto culturale Institut français d’Italie / Ambassade de France en Italie, ha posto l’accento sul “valore del dialogo e della reciprocità” nelle relazioni fra i due Paesi, grazie a manifestazioni come GemellArte, cogliendo l’occasione per rimarcare quanto Terni sia una “città ricca d’arte” da promuovere e far conoscere.

“Illuminare questo posto, non solo fisicamente ma anche moralmente” ha sottolineato Chiara Ronchini, direttore artistico di GemellArte. “Aver riqualificato un luogo del quale ci possiamo riappropriare, è importantissimo. Noi non ci fermeremo.”

Le fa eco Alex Pariss, che nei giorni scorsi per la realizzazione del murales ha avuto come assistente un’artista ternana, Giulia Ceccarani: “L’arte e la cultura sono destinate a rendere il mondo un luogo migliore, ed è grazie alla curiosità di tutti che possono continuare a circolare.”

Anche Alessio Crisantemi, presidente di Gn Media ha rilevato quanto l’impegno civico sia centrale nel Festival. “Ogni volta il Festival ci rivela una dimensione della città spesso ignorata o dormiente, fatta di persone, professionisti e imprese che hanno a cuore il luogo in cui vivono e si dedicano con anima e cuore a migliorarla. Anche quest’anno si è realizzata quella stessa magia e anche quest’anno abbiamo la fortuna di ospitare un artista di grande valore e caratura morale che ci regala un autentico capolavoro”.

Quella del Belvedere 13 giugno, è un’area sul Nera, in pieno centro cittadino, dove fino a pochi giorni regnavano erbacce e brutte scritte sui muri. Da stasera sarà possibile vedere l’opera di Alex Pariss illuminata, come se il tramonto lasciasse spazio a una nuova alba.

Sabato prossimo, anche Saint-Ouen vedrà l’inaugurazione di una nuova opera, quella dell’artista David Pompili, vincitore italiano della residenza, con “Space Horizon Queen” che offrirà un colorato tributo alla regina Elisabetta II, recentemente scomparsa.

 

 

Le biografie degli artisti di GemellArte 2022

Alex Pariss

Nato nel 1983 a Essonne, Alex Pariss è pittore, artista visivo, grafico.

Le sue influenze si sono forgiate grazie a molteplici osservazioni che lo hanno orientato per diversi anni verso le arti ottiche e cinetiche. I suoi concetti si distinguono per un proliferare di forme e linee che a volte si intrecciano con la psichedelia, giocando con il movimento che queste associazioni provocano per realizzare i vari progetti.

I suoi supporti e mezzi variano e confrontano tutti gli sguardi dello spettatore con illusioni ottiche astratte o figurative che costringono l’occhio a decifrare le forme e a dubitare della sua percezione. La cornice geometrica è quasi onnipresente nelle sue creazioni e ci offre diversi livelli di singolare lettura.

Il suo lavoro in bianco e nero talvolta screziato di colori accesi predilige forme vibranti con sensazioni piatte e sgargianti. Questi “giochi ottici” diventano il risultato del suo interesse per il design e il graphic design, che sublima in luoghi improbabili. Pertanto, lo spazio si basa sul contesto e sulla grandezza delle dimensioni che sfrutta. Deliberatamente minimalista e contemporaneo, Alex Pariss sviluppa uno stile deciso, crudo e singolare.

 

David Pompili

L’uomo e il suo modo di relazionarsi con l’altro e la collettività sono sempre stati per l’artista David Pompili un punto focale del suo lavoro. Come materia combustibile Pompili impregna le sue opere di contestazione e denuncia sociale, le citazioni dal mondo mediatico vengono assemblate, ritagliate e stratificate per colpire lo sguardo dello spettatore che si ritrova immerso in un immaginario collettivo plasmato dall’artista.

Pompili nasce a Spoleto nel 1970, vive e lavora a Roma, fin dal 1989, esponendo in numerose mostre in Italia e all’estero.

Le sue opere fanno parte di importanti collezioni private e museali come: 54° Biennale di Venezia, Palazzo Collicola arti visive, Spoleto (Pg); Galleria d’arte moderna e contemporanea Villa Colloredo Mers, Recanati (Mc); Museo città dell’arte Michelangelo Pistoletto, Biella; Museo Metropoliz Maam, Roma; Museo Ciac, Foligno (Pg); Museo civico Palazzo della Penna, Perugia.

 

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