In viaggio tra “Memorie d’inizio Millennio 2.0” di Paolo Brancaleoni

PERUGIA – Vi è mai capitato di ascoltare della musica dalla quale riaffiorano emozioni e ricordi?  Alcune volte, quando i brani sono nuovi oppure sono arrangiati in chiave diversa, è necessario far girare più volte il cd. E tutto intorno si ferma, perché è importare il tempo legato alla concentrazione. Come per un bel libro, tornare indietro ed assaporare nuovamente un capoverso. Accade con l’album di Paolo Brancaleoni “Memorie d’inizio Millennio 2.0”. Un prodotto realizzato durante il periodo di lockdown a vent’anni dall’uscita del primo disco del cantautore umbro “Memorie di fine Millennio”.

Le venti candeline si accendono con il contributo artistico di nomi quali: Giovanni Lindo Ferretti (Csi e Cccp), Erriquez (Bandabardò), Bernando Lanzetti (già nella Pfm e poi negli Extra), Neri Marcorè, Paolo Benvegnù e Gabriele Mirabassi. Nel cd ci sono anche Jacopo Ratini, Alberto Fortis (per cui Brancaleoni aveva prodotto un video per la canzone “Avalon”), Edoardo De Angelis, Alessandro Hellmann, Rosario Di Bella e Marino Severini dei Gang. “Memorie di inizio millennio 2.0” presenta le 10 tracce originali di “Memorie di fine millennio” e le bonus track “Strane Sensazioni” (già presente nei concerti dell’artista)  e “Gaby”, già utilizzata in un audiolibro di Silvana Pansa e dedicata al tema della disabilità. Risulta affascinante il modo in cui i brani si sposano con gli artisti elencati; ogni canzone sembra scritta per loro.

Ho conosciuto Paolo Brancaleoni anni fa, durante eventi musicali, e subito abbiamo iniziato a discorrere di musica. Mi ha raccontato tantissime esperienze, sensazioni, studi intrapresi, desideri. Si è mostrato onesto e diretto. Abbiamo trascorso piacevoli serate, una –in particolare – all’Università per Stranieri di Perugia, durante un convegno tenuto da Giulio Rapetti (in arte Mogol). Fu in quell’occasione che mi parlò del suo progetto “Attimi di vita” che tutt’ora ascolto e rileggo volentieri. Ho scoperto che siamo cresciuti con la stessa musica. Le sue parole, ritornano oggi, leggendo un piccolo libro formato cd che racconta “Memorie di fine Millennio. Ovvero tutto ciò che non è riuscito a entrare nelle canzoni” in cui il cantautore si apre senza veli al pubblico mettendo in luce il suo trascorso e i motivi più intimi che l’hanno spinto a suonare e a cantare. Al quinto album, l’ultimo edito da Lago Records, posso dire di riconoscermi ormai tra le note.

Il cd si apre con le parole di Neri Marcorè, parlano di acqua, preziosa, essenziale, per poi condurre l’ascoltatore lungo percorsi cangianti che portano l’attenzione a sfaccettature antiche e contemporanee. Personalmente ho trovato splendidi i testi di “Una matita” ispirato a Madre Teresa di Calcutta, “Poeta Solitario” dai versi profondi e riflessivi e “Saudade” che è più che altro un sentimento. Ma ognuno può trarre spunti di riflessione anche dalle altre canzoni. E’ questo il bello. Il cd termina con le parole di Giovanni Lindo Ferretti che pone l’accento sui nuovi media. Il disco, dunque, si conclude con l’attualissima “www.amorevirtuale.it”, nella quale ci sono tutti gli elementi possibili del qui e dell’ora.

Per saperne di più: http://www.paolobrancaleoni.com/Biografia.htm

Floriana Lenti

 

Redazione Vivo Umbria: