Le nuove idee degli Amici della musica nell'ambito della stagione concertistica

PERUGIA – Nel giorno della festa della musica (21 giugno) si è celebrato nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori quello che può ormai essere considerato un rituale della vita culturale della città e della regione: la presentazione della nuova stagione concertistica degli Amici della musica. Un rituale che vanta il 74° anno della fondazione del sodalizio e che conta al suo attivo – come ha ricordato la presidente della Fondazione Perugia Musica Classica Anna Calabro – 2.666 concerti considerando, nella somma complessiva, anche il primo concerto della nuova stagione. “E’ l’eredità diretta – ha sottolineato Anna Calabro – che ci ha lasciato Franco Buitoni”. Sono numerosi gli elementi di novità introdotti con la successione del direttore artistico, pur mantenendo la linea di continuità che vede rafforzarsi il partenariato con la Fondazione Cucinelli più orientata, quest’anno, nello specifico degli strumenti antichi del Barocco e del Classico e il coinvolgimento diretto dell’Accademia Hermans a cura del direttore artistico Fabio Ciofini. Ma ciò che più caratterizza il nuovo corso della stagione è un orientamento che sdogana la musica cosiddetta colta dai consueti “templi” dove svolgere i rituali laici dell’ascolto e che possono rendere un’idea distorta di autoreferenzialità di fruitori ed esecutori, per immettersi negli interstizi della vita artistica e sociale della città: in questo quadro sono da inserire senz’altro alcune sessioni complementari della stagione come il Festival parallelo Orizzonti, contenitore di sperimentazione a cura di Marco Momi rivolto non soltanto ai giovani, ma soprattutto ai curiosi, composto di quattro concerti-evento che si terranno l’11, il 12 e il 14 dicembre all’ex ospedale Fatebenefratelli e che include, tra le altre performance, anche una impro session elettronica. Altre novità sono rappresentate dalla rassegna collaterale “Musica e pittura a Palazzo Gallenga” a cura di Maria Rita Silvestrelli e Stefano Ragni che individuano la stretta relazione tra dipinti e luoghi celebri e musica; gli “Incontri d’Organo” nella Cattedrale di San Lorenzo a cura del Maestro Adriano Falcioni; “Musica per crescere”, progetto didattico-divulgativo per un definitivo ingresso della musica a scuola e il coinvolgimento dei ragazzi che si svolge a Norcia. Nel ricordare la stretta collaborazione con il Borletti-Buitoni Trust che permette la rivelazione di nuovi giovani talenti, il direttore artistico Enrico Bronzi ha fatto riferimento al principio primo della qualità perseguito nell’allestimento del programma composto dai concerti di orchestre e quartetti prestigiosi tra cui ha ricordato il Quartetto Hagen, di interpreti raffinatissimi come Ilya Gringolts e giovani di talento come Beatrice Rana.
 

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.