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Le opere d’arte del Nobile Collegio del Cambio? Si tutelano in 3D

progetto di digitalizzazione per la conservazione preventiva e programmata dei beni artistici del Nobile Collegio del Cambio

PERUGIA – Tutelare, valorizzare e conservare le meraviglie del patrimonio artistico umbro, questo l’obiettivo del progetto di digitalizzazione per la conservazione preventiva e programmata dei beni artistici del Nobile Collegio del Cambio di Perugia che si è appena concluso. Protagonisti sono i suggestivi ambienti storici della sede della Corporazione di Cambiavalute, incastonata nel palazzo dei Priori del centro storico del capoluogo umbro.

progetto di digitalizzazione per la conservazione preventiva e programmata dei beni artistici del Nobile Collegio del Cambio

Il lavoro, realizzato grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e portato a termine da Archimede Arte (azienda leader dei rilievi in 3D e consulente del Mibact), è stato presentato stamani (19 marzo) in conferenza stampa dal professor Vincenzo Ansidei di Catrano (Rettore del Nobile Collegio di Perugia), Francesco Depretis (per la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia), Aldo Pascucci (amministratore unico di Archimede Arte).

progetto di digitalizzazione per la conservazione preventiva e programmata dei beni artistici del Nobile Collegio del Cambio

Ad aprire gli interventi è stato il padrone di casa, il professor Ansidei di Catrano che ha sottolineato come il Nobile Collegio del Cambio “rappresenti uno scrigno unico di tesori artistici, tra i più importanti della città, meta di turisti e studiosi da tutto il mondo” che ospita al suo interno un contesto di meraviglie artistiche come gli affreschi del Perugino, gli intarsi lignei di Giampiero Zuccari e Domenico del Tasso, solo per citarne alcuni. “Oggi – ha proseguito il Rettore – ci è apparsa quindi particolarmente interessante la possibilità di commissionare un progetto che consentisse di accertare con estrema precisione lo “stato di salute” dei luoghi, in modo tale da poter tutelare preventivamente i preziosi e delicati beni artistici presenti nell’antica sede dei Cambiavalute. Le innovative tecniche di digitalizzazione aprono inoltre inediti scenari di studio, e la minuziosa e dettagliata ricostruzione fotografica consente già oggi agli storici dell’arte di effettuare valutazioni ancora più approfondite sugli affreschi di Perugino e dei suoi collaboratori”. Un’iniziativa, tecnologicamente avanzata, dunque, che torna a confermare l’attenzione di questa importante realtà verso il suo compito primario: la conservazione, la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico di cui è custode.

progetto di digitalizzazione per la conservazione preventiva e programmata dei beni artistici del Nobile Collegio del Cambio

Molti i lavori di restauro effettuati negli ultimi decenni, con il sostegno della FondazioneCRPG, sempre sensibile e in prima linea quando si tratta di preservare il patrimonio artistico, quest’ultimo, ha spiegato Depretis, “inteso come valore da conservare e tramandare quale eredità culturale del nostro territorio ma anche un elemento importantissimo per le sue ricadute sociali ed economiche, ad esempio in termini di sviluppo turistico”. Grande l’apprezzamento che l’avvocato e la Fondazione hanno per l’idea di questo “progetto innovativo per la nostra città” che porta alla digitalizzazione di un magnifico gioiello e che consentirà una migliore fruizione non solo per gli studiosi, ma, si spera, anche per il pubblico: “Con questo progetto apriamo una nuova era”. 

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Ad Aldo Pascucci, perugino doc, che si è detto molto onorato di lavorare al proponimento nella sua città di appartenenza, è spettato il compito di illustrare come sono stati svolti i lavori che hanno visto un investimento di circa 27.000 euro (dei quali oltre il 70% è a carico della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia) e che si sono divisi in due parti: le prime due settimane sono state dedicate all’attività di cantiere, di rilievo durante l’orario di chiusura del Collegio del Cambio, e che nei successivi due mesi ha invece visto prendere il via tutto il grande lavoro di post produzione. Il tutto a cura di 6/7 tecnici specializzati. Il progetto ha visto “spogliare il cantiere di tutti i suppellettili” e, dopo averlo riportato al suo stato naturale, per vedere e vivere il luogo così come era stato progettato originariamente, i tecnici sono passati all’attività di laser scanner e al rilievo fotogrammetrico e termografico. Tutto ciò consentirà “la salvaguardia dei beni selezionati attraverso la loro digitalizzazione e la possibilità di conoscere tutti gli aspetti più minuziosi. Le attività di rilievo artistico supporteranno un obiettivo di conservazione programmata nel medio e nel lungo periodo delle opere architettoniche (pareti, soffitti, volte e pavimenti) attraverso interventi di rilievo a cadenze temporali pluriennali di controllo”. I dati risultanti da tali analisi potranno supportare progettazioni avanzate di interventi volti a ridurre i rischi che gravano sull’integrità di beni di immenso valore.

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Magari in futuro, avendo successivamente a disposizione mezzi tecnologici adatti, si potrebbe anche pensare di fare un tour virtuale del Nobile Collegio del Cambio. Un ‘idea che troverebbe terreno fertile nella FondazioneCRPG che, come sottolineato con ottimismo in merito a questa ipotesi da Depretis “c’è sempre stata e ci sarà anche per futuri sviluppi”.

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