LiberLiberaTutti, un dialogo tra gli studenti del Liceo Pieralli e la scrittrice Sara Allegrini

Incontro Sara Allegrini alla sala dei Notari

PERUGIA –  Accompagnare i ragazzi delle scuole medie e superiori in un percorso mirato alla condivisione e al confronto, passando per le pagine di un libro. Questo l’intento del progetto “LiberLiberaTutti: leggo un libro, condivido nel blog, incontro l’autore” ideato dal Sistema bibliotecario del Comune di Perugia, organizzato dalla Regione Umbria. Un escamotage originale per avvicinare le nuove generazioni alla lettura e alle biblioteche. Luoghi, questi ultimi, che vengono promossi dagli operatori culturali quali spazi per rilassarsi, pensare, dibattere insieme in una logica di libertà. Perché leggere rende liberi.
Nell’ambito del proponimento, giovedì 21 febbraio alla Sala dei Notari di Palazzo dei Priori di Perugia, Sara Allegrini, docente di filosofia e psicologia, ha dialogato con oltre duecento studenti del Liceo Assunta Pieralli – molto attenti e partecipativi – sul suo libro “Mina sul davanzale” (Itaca Libri, 2017), secondo di una trilogia sull’adolescenza iniziata con “La ragazza in bottiglia” (2014), che terminerà il prossimo anno con il libro conclusivo, su cui l’autrice ancora non dà anteprime. Protagonista del volume, in una serie di scene di vita quotidiana, è Mina, ragazza scontenta di sé e piena di pregiudizi che, durante lo svolgere della narrazione, realizza il proprio essere e, dopo una serie di vicissitudini ed esperienze più o meno amare, amplia i suoi orizzonti cognitivi, sdoganando i preconcetti, per trasformarsi in una più matura e malleabile adolescente. Una “piccola donna” che arriva a comprendere che occorre vedere il lato positivo di ogni situazione di disagio che si vive, per poter superare il momento difficile.
Il dibattito è andato oltre i capitoli del libro e si è incentrato sull’importanza della lettura, fondamentale – è emerso – per migliorare la nostra vita. Viviamo in una società costantemente in mostra nel web, ma, contrariamente al pensare comune, molti di questi giovani “leoni da tastiera” covano dentro, nella vita reale, una forte sensazione di solitudine. I libri tengono compagnia. Leggere, immergersi in storie nuove, o ritrovarne simili alle nostre, vivere le sensazioni di uno dei personaggi, farsi delle domande, a volte trovando anche risposte, è un passo che ci fa sentire meno soli.
Leggere “Mina sul davanzale”, in questo caso, potrebbe aiutare a vedere le cose in una prospettiva migliore, come accade a Mina, che riesce ad accettarsi imperfetta com’è, a superare i suoi pregiudizi e inizia a vedere “al di là del suo naso”, o come l’amica Angelica che, seppur giovanissima, partorisce il frutto di ciò che sembrava toglierle vita e respiro, o, infine, come Nelson che esce dal guscio, si mostra in tutta la sua natura e grazie all’affetto inaspettato della protagonista trova la forza per farsi curare dalla malattia.
Curiosità

L’ispirazione di Sara: “La sera prego gli scrittori deceduti da cui vorrei imparare”, autori come Tolkien, Lewis, Guareschi, Key. Il consiglio dell’autrice è di leggere l’unico libro scritto da quest’ultimo scrittore (Alexander Key) “The incredible tide”, “mal tradotto in italiano in “Conan”. Vorrei averlo scritto io”.

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