Liv Ferracchiati, il teatro e la produzione a ogni costo: commedia con schianto tragico

PERUGIA – Quello con Liv Ferracchiati è certamente uno degli appuntamenti più interessanti che propone l’articolato cartellone delle Smanie di Primavera che è in corso in sei location di Perugia. Da lunedì di Pasquetta a giovedì 25 aprile al Teatro Morlacchi,  ci sarà l’anteprima del suo nuovo lavoro “Commedia con schianto. Struttura di un fallimento tragico”.

Liv Ferracchiati

Regista, sceneggiatore, attore quando serve, Liv Ferracchiati è senza dubbio una delle figure più stimolanti che offre il panorama teatrale contemporaneo non solo a livello italiano. La sua collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria fortemente voluta dal direttore artistico Nino Marino, ha portato frutti apprezzati da pubblico e critica. Tuderte di 34 anni mi ha raccontato di come rimase fortemente colpito già durante il liceo dalle potenzialità che poteva offrire il teatro, quando ebbe modo di frequentare i corsi di Liminalia, ovvero Silvia Bevilacqua e Francesco Torchia.

Dopo aver frequentato il Dams di Roma e preso il diploma in regia alla Paolo Grassi di Milano, nel 2015 ha fondato la compagnia The Baby Walk che ha portato a comporre una trilogia sull’identità: Peter Pan guarda sotto le gonne, Stabat Mater e Un esquimese in Amazzonia, dove con il progressivo costruire del progetto il tema transgender ha abbandonato l’iniziale aspetto meramente legato alla questione fisica, per assumerne altri, di fatto evolvendo assieme al protagonista di ogni capitolo: l’adolescenza, il rapporto di una ragazzo diventato adulto con il nucleo familiare, sino al dialogo diretto, improvvisato e ogni volta diverso dell’attore davanti al pubblico, ovvero dell’identita del singolo di fronte a quelle degli altri in un rapporto che può essere anche divisivo, purché diretto e capace di aprire riflessioni multi direzionali. Ora Liv Ferracchiati ci propone un ultimo lavoro che come sempre è cario di ironia e con una sostanziale comicità di fondo, salvo il retrogusto amaro che ti assale quando cala il sipario.  Commedia con schianto è la storia di chi, sulla cresta dell’onda, deve produrre a ogni costo. Liv Ferracchiati, a dire il vero, ammette che l’opportunità di lavorare con lo Stabile dell’Umbria gli ha consentito i tempi giusti di…produzione, ma il concetto vale.
Non ci ha voluto svelare l’esatto peso della pera, di una metafora senza dubbio succosa, ma al momento misteriosa. “Diciamo che per il protagonista è una forma di conforto, però la pera ha ossessionato pittori e musicisti da un sacco di ere”. Vorrà dire che gusteremo al momento giusto.
Si parla di…
La messinscena che da lunedì 22 sarà in anteprima nazionale al Morlacchi, parla di un giovane autore che incontra un’attrice a un meeting di drammaturgia contemporanea europea e le chiede: “Non è che sarai tu a salvarmi?”
Ma da cosa? Forse dal nuovo spettacolo che dovrebbe ideare e del quale non sa ancora nulla? Forse dai continui dubbi sul proprio talento? O forse dal fatto che c’era un’altra prima? Un’altra di cui non sappiamo niente, ma che gli ha praticamente rovinato la vita. Lui è spezzato, senza più un motore, compie azioni a caso, è incapace di trovare una direzione per sé e per il nuovo testo. Non c’è via di scampo, non rimane che mangiare pere. La pera è morbida, granulosa, è l’ultimo baluardo del conforto. La paura di bruciarsi, i critici, la pressione dei produttori, l’alcol, i testi di drammaturgia contemporanea sulle pere, l’amore che rade al suolo tutto come un’atomica, la vita da cui prendere per scrivere e la scrittura che va a condizionare la vita. Il giovane autore viene ritrovato a faccia in giù, apparentemente soffocato, in una piscina, come all’inizio di Sunset Boulevard. E’ l’apocalisse.
In sostanza “Commedia con schianto. Struttura di un fallimento tragico” è una satira sul sistema teatrale, sugli artisti e sulle debolezze dell’essere umano, ma anche un grido di disperazione da parte di una generazione che prova a lasciare un segno.
I protagonisti
Testo e regia Liv Ferracchiati con Caroline Baglioni, Michele Balducci, Elisa Gabrielli, Silvio Impegnoso, Ludovico Rohl, Alice Torriani; voce fuori scena Fausto Dominici; drammaturgia Greta Cappelletti; assistente alla regia Anna Zanetti; scene Lucia Menegazzo; costumi Laura Dondi; luci Emiliano Austeri; suono Giacomo Agnifili.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.