Presentato ad Assisi il libro “I Campi di Tullio”

ASSISI – Da Assisi si ritrovarono in 282 tra soldati e ufficiali nei campi di prigionia tedeschi dopo l’8 settembre 1943: tra di loro anche Tullio Ciotti la cui vicenda è stata ricostruita nel libro volume “I Campi di Tullio” Edizioni Era Nuova e circolo culturale “primomaggio”, presentato all’auditorium della scuola media “Alessi” di Santa Maria degli Angeli.

Gli autori, Dino Renato Nardelli e Luigino Ciotti, hanno trasformato in parole scritte una testimonianza che avrebbe rischiato di andare dispersa.

Emblema di un dramma che ha avuto per protagonisti quasi 9mila ragazzi (classi dal 1900 al 1924) provenienti dall’Umbria i cui ricordi rischiano di dissolversi con la loro scomparsa.

Una memoria che la stessa sindaca di Assisi, Stefania Proietti, considera un patrimonio da recuperare e preservare; nel suo intervento ha manifestato tutta la disponibilità dell’Amministrazione comunale a sostenere le future iniziative sul tema e ad intitolare una via della città agli Internati Militari Italiani.

I 282 nomi sono stati rintracciati da Luigino Ciotti all’Archivio di Stato di Spoleto per ricostruire il quadro delle vicende che coinvolsero complessivamente 650mila uomini; il regime nazista li riclassificò come “Internati Militari Italiani” per poterli sfruttare come manodopera gratuita nei campi e nelle fabbriche dell’Europa Orientale occupata durante la Seconda Guerra mondiale.

La ricerca di Ciotti e Nardelli aiuta a trarre dall’ombra una vicenda che ha scontato un silenzio quasi totale per almeno mezzo secolo dopo la fine del conflitto e si inserisce in un movimento molecolare fatto di ricerche in ambito locale che man mano andranno a ricomporre un mosaico complessivo: un ammonimento permanente sull’insensatezza della guerra.

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